NAXOS, I mille rivoli dell’orientamento; verso il progetto “Italia 2020”
Data: Domenica, 26 settembre 2010 ore 16:00:00 CEST
Argomento: Eventi


E’ stato celebrato a Giardini  Naxos  un convegno regionale  sul tema: Quattro passi per riflettere su una scelta consapevole per la prosecuzione degli studi”
L’occasione ha consentito ai numerosi dirigenti e docenti referenti per l’orientamento di prendere sempre meglio coscienza della dimensione orientativa  che connota la funzione educativa e formativa della scuola e si manifesta anche nell’accompagnamento e guida verso la scelta della scuola secondaria di secondo grado e poi ancora della facoltà universitaria in vista di un proficuo inserimento nel mondo del lavoro.
La sfida della scuola nel secondo decennio dell’anno duemila  è indirizzata proprio verso il progetto “Italia 2020” che coinvolge il ministero del lavoro e dovrebbe rispondere alla piaga della disoccupazione e sottoccupazione.  Il compito della scuola è quello di indirizzare gli studenti verso lo sviluppo, attraverso l’esercizio delle  abilità, di cui ciascuno è portatore,  di specifiche competenze  che vanno ben oltre le semplici nozioni e conoscenze scolastiche.
La costruzione del curricolo, l’esercizio guidato verso le competenze che vanno certificate e documentate, costituiscono le “azioni” che la scuola svolge nel quotidiano e le ore di insegnamento che diminuiscono , se indirizzate nell’ottica dell’apprendimento, sollecitano in maniera decisiva una radicale innovazione metodologica.
La personalizzazione dell’apprendimento, la valutazione e la certificazione  delle competenze,  costituiscono il “cammino verso” della scuola italiana e siciliana.
Passare dalla centralità dei contenuti alla centralità della metodologia didattica costituisce la nuova sfida che impegna , da protagonisti, tutti gli operatori scolastici.
I modelli organizzativi adottati anche in altre regioni autonome, con il Trentino, la sollecitazione ed il coinvolgimento delle forze sociali, e del mondo industriale e produttivo, l’apertura alla cooperazione ed interazione con altre agenzie formative , costituiscono i segni innovativi della scuola che cambia, in risposta alle mutate condizioni sociali, culturali ed economiche.
Cercare forme di autofinanziamento e procurare risorse economiche per la scuola, è il nuovo imperativo che meglio risponde alle esigenze di mercato e caratterizza la migliore qualità delle prestazioni e dei servizi.
Occorre inoltre mettere da parte tutto ciò che è risultato “inerte ed improduttivo”, modificare la dimensione di apertura e di cooperazione e proiettare il servizio scolastico verso una reale spendibilità e funzionalità degli apprendimenti.
Le innumerevoli iniziative che prendono il nome di “orientamento”, mentre, invece, si limitano a semplici interventi di informazione, sono da unificare ed indirizzare nell’ottica della qualità.
Troppi soldi vengono spesi da diverse agenzie interne ed esterne alla scuola,  amministrazione provinciale, enti comunali, agenzie editoriali e associazioni di scuole paritarie. I suddetti interventi , se privi di coordinamento, risultano inefficaci ed improduttivi. Occorre  operare in sinergia, ma senza sprecare risorse “in mille rivoli”.
Tutto ciò non è facile, ma è importante che i dirigenti entrino in questa visione di prospettive e di futuro.

Giuseppe Adernò
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