Da Viterbo allo Spazio. Una professoressa italiana al Boeing Space Camp 2010
Data: Sabato, 25 settembre 2010 ore 17:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Stefanella Nardini, insegnante all’IIS (Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore) di Acquapendente (Viterbo) è stata la rappresentante italiana a partecipare al 19° Boeing Educators to Space Camp, il programma di studio e approfondimento in campo aerospaziale che Boeing offre a docenti di materie scientifiche di tutto il mondo.
“ Un progetto oltremodo importante”, ha detto il Sindaco Marini, “Boeing ha già una presenza di lunga data a Viterbo, per l'insistenza delle strutture militari, ma questo passo si traduce in una significativa estensione dell'interesse della compagnia per il nostro territorio, in una operazione che ci parla di futuro, di crescita e formazione non solo per gli studenti, ma anche per i loro insegnanti.  “Il nostro vuole essere un progressivo radicamento nel territorio viterbese”, ha spiegato Marcello Bruni, Direttore Comunicazioni della Boeing per Italia e Sud Europa, “progetti come lo Space Camp fanno in modo che la tecnologia e l'innovazione arrivino nelle scuole, migliorando la formazione degli studenti e offrendo interessanti chances al loro futuro.”
Per cinque giorni la professoressa Nardini e un gruppo di altri 100 insegnanti provenienti da 13 paesi di quattro continenti hanno potuto studiare l’astronautica in un vero centro spaziale (lo US Space & Rocket Center di Huntsville, in Alabama), approfondendo conoscenze che potranno arricchire i corsi di studio dei loro allievi.
“Un'esperienza entusiasmante”, ha detto la professoressa Nardini, “che ha offerto a me  e agli altri insegnanti la straordinaria possibilità di apprendere argomenti non certo facili, con modalità accessibili e semplici: ora posso portare ai miei studenti, con la collaborazione degli altri insegnanti dell'istituto , quello che ho appreso . Sarà un lavoro di squadra, che certamente gioverà alla formazione dei ragazzi e potrà aprire loro scenari anche sulla scelta della strada da seguire dopo la maturità”.
Le attività dello Space Camp mirano a dare agli insegnanti gli strumenti per coinvolgere in modo più vivace e pratico i loro studenti nell’apprendimento delle materie scientifiche e delle nuove tecnologie. Gli insegnanti hanno partecipato a dei workshop pratici, simulazioni di missioni spaziali, training da astronauta, presentazioni di esperti di razzi e di esplorazione spaziale e hanno anche ricevuto le risorse per aiutare i loro studenti in classe a conoscere gli standard previsti nei curriculum per la scienza, la matematica e la tecnologia. I laboratori contribuiscono a portare l'emozione della realtà  delle sfide dell’ingegneria a livelli adatti agli studenti per raggiungere una migliore comprensione dei principi matematici e scientifici.
“Consentire ogni anno agli insegnanti di partecipare a Space Camp è uno dei tanti modi attraverso i quali Boeing sta investendo sul futuro”  ha detto Rick Stephens, Boeing senior vice president Risorse Umane e Amministrazione. "Il numero di studenti che si interessano a matematica, scienze e tecnologia è in diminuzione, soprattutto negli Stati Uniti. E’ fondamentale lavorare con gli insegnanti, che hanno un’influenza diretta sugli studenti che iniziano in giovane età ad avere interesse verso queste materie”.
Al completamento dello Space Camp, il 17 luglio, ogni insegnante è tornato a  casa con i CD-ROM con gli schemi di lezione ed altri materiali da utilizzare in classe. I partecipanti hanno poi ricevuto informazioni on-line da educatori per facilitare la continuazione dei rapporti con i colleghi intervenuti al campo. Inoltre, Boeing si è impegnata a seguire gli sviluppi dell’esperienza degli insegnanti, anche per verificare l’efficacia del programma e ha richiesto ai partecipanti di collaborare con gli amministratori delle scuole per sviluppare un piano che descriva in che modo intendono attuare ciò che hanno imparato al campo scuola o nel loro distretto
 (Da http://www.occhioviterbese.it/)

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