Pulizia fai da te o la scuola resta chiusa» Circolo S. Giorgio di Catania
Data: Sabato, 11 settembre 2010 ore 15:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


La prima campanella suonerà tra meno di una settimana per un anno scolastico che si preannuncia molto difficile per tante scuole a Catania.
Adesso, dopo le proteste dei precari, c'è da considerare pure la carenza di personale e di attrezzature scolastiche. L'ultimo caso è stato sollevato dal circolo didattico "San Giorgio" (con sede storica al viale Grimaldi e nuove aule al viale Biagio Pecorino) che resta ancora un cantiere a cielo aperto.
Da quest'anno finalmente siamo un Istituto Comprensivo con materna, elementare e media- dice la preside Brigitta Morsellino- quasi mille alunni complessivi con una cinquantina di ragazzini disabili.
Il 13 settembre cominceranno le lezioni per i bambini delle elementari ma l'unica strada d'ingresso che porta alla sede centrale è ancora in condizioni pietose, impossibile da percorrere per auto e scooter.
L'ingegnere comunale Marra è stato molto disponibile ma tuttora ci troviamo isolati dal resto del mondo».
Più difficile è la situazione nel nuovo edificio che dev'essere ancora ultimato: operai ed escavatrici lavorano costantemente per consegnare il plesso entro sei giorni.
A questo bisogna aggiungere genitori, professori, personale di servizio e preside che, con palette e scope, stanno pulendo le venti aule che dovranno ospitare circa 400 alunni.
Il motivo? I tagli alle spese da parte del Ministero della Pubblica Istruzione. Una decurtazione del 25% dei finanziamenti destinati alle pulizie del plesso di viale Biagio Pecorino che ha costretto la ditta responsabile a sospendere i lavori per tre mesi.
«Tutti stiamo dando una mano- spiega Palmira Russo rappresentante d'istituto- non è una situazione normale ma è necessario per il bene dei nostri figli e così lo facciamo».
Da due giorni questi "volontari", divisi in due gruppi, lavorano mattina e pomeriggio per ultimare gli interventi di pulizia prima del 16 settembre.
«O prendevamo in mano noi la situazione o la scuola sarebbe rimasta chiusa» commentano Patrizia Porto e Maria Cali, madri delle alunne Daiana e Laura.
Tutto questo potrebbe anche non bastare. Il plesso infatti non è stato ancora collaudato.
«Se l'autorizzazione non arriverà entro la scadenza stabilita- commenta ironica la preside- l'unica soluzione possibile sarebbe quella di trasformare i corridoi del vecchio plesso in nuove aule.
Fortunatamente siamo già riusciti a reperire banchi e sedie grazie all'aiuto delle scuole "Rapisardi" e "Brancati"».

Damiano Scala (La Sicilia del 10 settembre 2010)





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-23270.html