Al miglior prof d'Italia, Luca Piergiovanni non resta che mezza cattedra e 600 euro al mese
Data: Giovedì, 09 settembre 2010 ore 18:30:33 CEST
Argomento: Redazione


Luca PiergiovanniOgni anno il Ministero della Pubblica Istruzione premia l’insegnante migliore d’Italia.
Quest’anno è andato a Luca Piergiovanni, ( la notizia è di metà luglio) 37 anni laurea in Lettere, precario; in 5 anni ha dovuto cambiare 4 scuole (fortunato direbbero in molti ;-) stipendio mensile di 600 euro circa e ad inizio Settembre senza cattedra.
Ma cosa ha fatto il prof. Piergiovanni per meritarsi questo premio: si è inventato una didattica che sfrutta i new media ad esempio il podcast tutto disponibile su blog  CHOCOLAT 3.B
In questi primi giorni di settembre, qualcuno si è accorto dell’assurdità della situazione e gli hanno assegnato in extremis un contratto precario da 8 ore settimanali in una scuola comasca. Nel frattempo arriva una proposta dagli Usa, Università di Yale, di un lavoro serio e ben pagato, perché anche loro apprezzavano il lavoro fatto e il suo metodo educativo innovativo, non solo con le belle parole ma con progetti validi e stipendi più consistenti.
«In tanti - racconta - mi hanno detto che sono matto a lasciarmi sfuggire un'occasione del genere ma non è così.
Intanto la collaborazione ci sarà, seppure solo via web ma poi trasferirmi in America avrebbe significato tagliare i ponti con la scuola in Italia. Sarò uno stupido, ma io in questo lavoro, qui nel mio Paese, ci credo ancora».
Resta da capire come sia possibile che lo stesso ministero da un lato dica a Piergiovanni che è il più bravo di tutti, dall'altro gli decurti lo stipendio e rischi di perderne le capacità. «Io una risposta in tasca non ce l'ho - risponde il docente -, ma di sicuro devono essere rivisti i metodi di reclutamento della classe insegnante e ne deve essere svecchiata l'età.
L'informatica ha cambiato le nostre vite, non è più possibile ignorarlo quando ci si deve rivolgere ai "nativi digitali" che sono gli attuali studenti. Ma pare sia ancora difficile da noi fare passare un discorso del genere».





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