Gelmini: non incontro precari, sono militanti
Data: Giovedě, 02 settembre 2010 ore 13:03:18 CEST
Argomento: Eventi


GELMINI, FATTO MOLTO PER PRECARI MA IMPOSSIBILE ASSORBIRLI TUTTI  
(ASCA) - Roma, 2 set - Il mondo della scuola, a fronte di 700 mila insegnanti, largamente bastevoli alle esigenze scolastiche, conta 229mila precari: un numero ''spaventoso, frutto di politiche disinvolte'' che nel passato ''hanno distributo posti di lavoro nel mondo della scuola di cui non aveva bisogno e, soprattutto, che non era in grado di sostenere finanziariamente''. Un vero e proprio mondo nei cui confronti l'attuale governo sente di avere un ''impegno morale'' almeno nel ''non creare altre illusioni incrementando ulteriore precariato'' (ad esempio col blocco delle Ssis, vere ''fucine di precariato''), ma verso cui allo stesso tempo ha profuso il suo impegno in termini di sostegno. Uno sforzo che ''non deve essere sottovalutato''.
E' questa la posizione che il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, rivendica ad avvio del nuovo anno scolastico.
Ecco che accanto alla consapevolezza che tutti questi precari ''non potranno essere assorbiti'' dal sistema, ci deve essere anche quella degli strumenti attivati e messi in campo dall'esecutivo, ha sottolineato il ministro. Anche attraverso la ''tanto vituperata'' legge finanziaria che, in fin dei conti - sottolinea Gelmini nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi ad avvio dell'anno scolastico proprio nell'intento di ''fare chiarezza'' -, pur nell'estrema difficolta' del momento ha trovato risorse per ''accompagnare'' in un percorso soft l'esercito dei precari. ''Oltre al decreto per i precari ricordo gli accordi gia' siglati con le Regioni come pure l'automatismo dell'indennita' di disoccupazione'' rimarca allora il ministro, che non risparmia pero' di sottolineare anche gli aspetti piu' ambigui della protesta dei precari.
Ecco dunque spuntare precari-politici, ''esponenti dell'Idv o di altre forze politiche'' a guidare o anche solo a pilotare la protesta sotto i palazzi; precari-per scelta, coloro che non hanno voluto usufruire della alternative proposte in base agli accordi regionali preferendo l'indennita' di disoccupazione (''scelta che puo' essere legittima, ma che va verificata con attenzione'' insinua Gelmini); precari-pretestuosi, ovvero lavoratori chi si professano tali senza neppure sapere se il loro posto di lavoro sara' confermato o meno in questo avvio di anno scolastico (''e per questo non mi presto ad un confronto in questo momento con loro'', spiega). Per non parlare poi dei precari che rientrano nella categoria per aver fatto nella loro vita ''una sola supplenza'' e basta.
''E' per questo che rivolgo un appello a tutte le forze politiche a non strumentalizzare il disagio - afferma accorata Gelmini - un sistema che fa poco onore a chi lo mette in campo''. Anche perche', conclude, ''non voglio essere coinvolta in una operazione politica'' il cui obiettivo non e' quello di migliorare la situazione dei percari ma far passare l'idea ''che i 200mila precari siano frutto della finanziaria e del governo Berlusconi''.

SCUOLA: GELMINI, INCONTRI CON PRECARI ORA PREMATURI E PRETESTUOSI  
(ASCA) ''No, adesso i precari non li incontro. Dico no a qualsiasi spettacolarizzazione di una vicenda non ancora conclusa: non siamo ancora in grado di sapere chi perdera' il posto e chi no. Le persone che sono fuori a protestare non sanno ancora se saranno escluse oppure no per il semplice fatto che lo stesso ministero non ha ancora concluso le sue verifiche''. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, rispondendo ad una ulteriore domanda sui precari nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi per l'avvio del nuovo anno scolastico.
''Dico no perche' non voglio essere coinvolta in operazioni politiche che hanno poi delle conseguenze sul clima dell'avvio dell'anno scolastico. La protesta e' legittima ma non del tutto motivata e spesso e' pretestuosa, da parte di persone che dicono di essere precari'' ha aggiunto il ministro.





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