Cracolici (Pd): solidarietà ai precari palermitani della scuola. Una delegazione ricevuta dal prefetto. Unicobas sostiene sciopero della fame
Data: Venerdì, 20 agosto 2010 ore 07:36:09 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Via Praga. 19 agosto.
Questa mattina (ieri per chi legge) alle 10 è arrivata la telefonata dall’ufficio del Prefetto che, rispondendo alla nostra richiesta di incontro, ci invitava a recarci in Prefettura. Secondo l’agenda dell’ufficio, l’incontro si sarebbe potuto svolgere il 23 agosto (tra “soli” 4 giorni). Certo, non abbiamo più un lavoro, per cui le nostre vite sono abbastanza libere, ma ci sono tre persone che stanno mettendo a rischio la loro salute per rivendicare un diritto che, dopo tanti anni, dovrebbe essere già acquisito. Sia l’agenda che la sensibilità dell’ufficio del Prefetto hanno consentito di anticipare l’incontro alle 17.30 di oggi.
All’incontro è andata una delegazione composta da esponenti di ciascuna categoria di lavoratori della scuola: Salvo Altadonna e Pietro di Grusa (due dei tre in sciopero della fame), l’insegnante Maria Pia Labita, i collaboratori Calogero Fantauzzo, Piero Musso e Filippo Caracappa e l’assistente tecnico Fabio D’Antoni. Il Prefetto non era a Palermo e la delegazione è stata accolta dalla dottoressa Vaglica che ha ascoltato con attenzione le istanze presentate, accogliendo tutta la documentazione fornitale ed ha confermato che il Dottor Caruso, al momento a Roma, si prenderà carico di illustrare la situazione al MIUR e al Ministero dell’Economia, ovvero ai fautori del licenziamento di massa più grande mai effettuato dallo Stato Italiano.
Intanto il presidio continua. E le notizie partono e arrivano. Questo gazebo sta diventando un grande info-point.
Le notizie che ci sono arrivate ci hanno fatto saltare dalle sedie...
Secondo un accordo MIUR-Provincia di Palermo, un edificio di Palermo, confiscato alla mafia, è stato destinato a divenire istituto turistico-alberghiero.
Si tratta di un bene non da poco: 30 mila metri quadri di terreno su cui sorgono un edificio da 9 piani e un altro da 3, e una villa monumentale, da cui si ricaveranno 130 aule, 20 laboratori, 8 aule multimediali, 3 biblioteche, 6 palestre e un auditorium da 400 posti, per una spesa di 24 milioni di euro. Ma, qui saltiamo tutti, chi gestirà questo istituto? Sarà una scuola pubblica o privata? In quest’ultimo caso, chi la gestirà? Quanto sarà trasparente la gestione? Come verrà reclutato il personale docente e non?
E nasce un sospetto. Quest’anno la preside dell’IPSSAR Piazza di Palermo ha rifiutato l’iscrizione a 400 studenti per carenza di personale (piuttosto che chiedere altro personale...). Dove verranno dirottati?
Silvia Bisagna

393.33548101



Cracolici (Pd): solidarietà ai precari palermitani della scuola.   
(Adnkronos) - ''Condivido le ragioni della protesta, sono solidale con i precari della scuola messi letteralmente in ginocchio dalla riforma Gelmini, i cui effetti drammatici si fanno sentire soprattutto in Sicilia''. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all'Ars, a proposito della protesta dei precari della scuola riuniti in via Praga, a Palermo, di fronte la sede dell'ufficio scolastico provinciale: alcuni di loro hanno avviato uno sciopero della fame.
''La norma sul tempo pieno negli istituti delle aree disagiate, voluta dal PD e inserite nell'ultima finanziaria regionale, e' un passo importante che va in controtendenza rispetto a quanto messo in campo dal governo nazionale. Purtroppo pero' - conclude Cracolici - servira' solo a mitigare i tagli di una riforma miope che pesera' in particolar modo sulla scuola siciliana'

Scuola/ Unicobas sostiene sciopero della fame precari di Palermo
Appello a tutti i sindacati: solo così coinvolgeremo istituzioni  (APCOM )

Il movimento precari Unicobas esprime solidarietà nei confronti dei due lavoratori precari della scuola - il docente Salvatore Altadonna ed il collaboratore scolastico Pietro Di Grusa - che da due giorni stanno attuando lo sciopero della fame davanti all'Ufficio scolastico provinciale di Palermo, in via Praga, per protestare contro i tagli agli organici decisi dal governo e che solo in Sicilia porteranno da settembre all'eliminazione di alcune migliaia di posti. "L'obiettivo di tali iniziative - si legge in una nota del Puma, Precari Unicobas movimento autogestito - è quello di portare all'attenzione di istituzioni, cinicamente indifferenti, e dell'opinione pubblica, resa inconsapevole dall'inefficienza dei media, il problema della dequalificazione dell'istruzione pubblica inevitabilmente legato all'estromissione dei precari, circa un terzo dei lavoratori della scuola, che per anni hanno impiegato la loro professionalità nella scuola". A tal proposito i precari dell'Unicobas invitano "tutti i sindacati, i coordinamenti di precari e i comitati sorti in difesa della scuola pubblica a sostenere l'iniziativa dei precari di Palermo e a dare avvio a mobilitazioni simili su tutto il suolo nazionale in modo da rendere inevitabilmente visibile ciò che è strumentalmente oscurato: la protesta del mondo della scuola". Per rendere più 'visibile' la politica di tagli, definita "iniqua e violenta", prevista dalla legge 133 del 2008, i precari Unicobas quantificano la perdita di docenti prodotta nel biennio 2009-2010 e 2010-2011: si tratta di circa "67.000 cattedre, per effetto delle circolari ministeriali n. 38 del 2 aprile 2009 e n. 37 del 13 aprile 2010. Del resto sappiamo che il numero, già di per sé allarmante, dei posti di lavoro tagliati - concludono - è destinato a salire nel corso dei futuri anni scolastici".







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