Verga Siracusa, la scuola riapre ma la sede non c’è
Data: Mercoledì, 18 agosto 2010 ore 07:59:13 CEST
Argomento: Rassegna stampa


 Il "Verga" di Siracusa cerca casa e dopo un anno di attesa non riesce ancora a trovarla. Per il IV istituto comprensivo, al suono della prima campanella,  non ci saranno cancelli propri da aprire. L’ipotesi di trasferimento verso la sede della scuola Chindemi di via Temistocle sarebbe, infatti, tramontata a causa dell’insorgenza di nuove problematiche. Dopo la chiusura del plesso di via Polibio, determinata dalle carenze strutturali rilevate nei locali, e il conseguente recupero dei canoni di locazione da parte dell’amministrazione comunale, le classi del Verga erano state distribuite in diversi plessi del quartiere Acradina. (da http://www.giornaledisiracusa.it  di Sergio Molino)

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Il progetto per la definitiva sistemazione della scuola, messo a punto dai responsabili dell’edilizia scolastica comunale, prevedeva un riassetto “a cannocchiale” in previsione della consegna del nuovo edificio di via Basilicata. Qui dovevano essere allocati gli alunni del Chindemi la cui scuola sarebbe stata successivamente assegnata al Verga, previo l’esecuzione di alcuni lavori di riadattamento.
Il piano, a quanto è emerso nelle ultime, non può più funzionare poiché la ricettività del nuovo edificio di via Basilicata, di cui sarebbe confermata l’entrata in funzione, si è rivelata insufficiente per contenere tutti gli alunni del Chindemi. Un surplus di studenti e classi determinato anche dalla risoluzione del contratto di affitto dei bassi precedentemente utilizzati in via Alcibiade.
Per l’istituto diretto dalla preside Giusy Garrasi si profila così un nuovo anno all’insegna dell’incertezza e della provvisorietà con uno “spezzatino” di classi e uffici sparpagliati in diverse sedi. Durante l’anno scolastico scorso, la maggior parte della scolaresca trovò ospitalità in via Madre Teresa di Calcutta, presso l’istituto “Mazzini”, dove venne individuato un buon numero di aule libere, mentre le rimanenti classi di scuola dell’infanzia e primaria vennero riallocate in via Decio Furnò e in via Regia Corte. In via Temistocle, probabilmente, saranno trasferiti esclusivamente gli uffici di presidenza del Verga.
 
C’è da attendersi, quindi, la riproposizione del giro ricognitivo, come quello dell’autunno 2009, portato avanti da funzionari comunali, sindaco in testa, per rilevare l’effettivo fabbisogno di spazi in rapporto agli alunni realmente iscritti. L’intenzione più volte manifestata da Visentin è quella di ottimizzare l’impiego degli edifici comunali anche prescindendo dalle direzioni scolastiche di appartenenza nell‘ottica complessivo di ridurre le spese degli affitti. “Nel raggio di un chilometro – osservò il primo cittadino, in occasione della consegna dei lavori per la realizzazione della strada di accesso alla scuola di Belvedere – vi sono almeno 4 istituti comprensivi” lasciando intendere che una soluzione doveva essere ricercata pure all’interno dell’istituzione scolastica.

E’ colpa di una sorta di paralisi, sostiene il consigliere comunale Fabio Rodante, determinata da prassi amministrative lunghe e farraginose e dalla carente collaborazione tra le istituzioni scolastiche e quelle locali, se l’istituto Verga dovrà essere nuovamente dislocato a macchia di leopardo. “L’affidamento di una sede propria ad un istituto scolastico che conta più di seicento alunni è stato rimandato, ancora una volta, - afferma Rodante – con buona pace di dirigenti, professori e famiglie. Per questi motivi – continua – il neo assessore Maltese deve immediatamente convocare la seconda commissione consiliare, competente per le politiche scolastiche, per formalizzare, in concerto con l’ufficio scolastico provinciale e i rappresentanti del consiglio d’istituto, un cronoprogramma di attività che porti a individuare una soluzione ottimale entro dicembre 2010”.
Rodante, infine, sollecita la conclusione del censimento delle aule comunali, da egli stesso richiesto con un’interrogazione, allo scopo di proporre l’assegnazione degli edifici con maggiore capienza a favore degli istituti con più alunni.






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