Il
"Verga" di Siracusa cerca casa e dopo un anno di attesa non riesce
ancora a trovarla. Per il IV istituto comprensivo, al suono della prima
campanella, non ci saranno cancelli propri da aprire. L’ipotesi
di trasferimento verso la sede della scuola Chindemi di via Temistocle
sarebbe, infatti, tramontata a causa dell’insorgenza di nuove
problematiche. Dopo la chiusura del plesso di via Polibio, determinata
dalle carenze strutturali rilevate nei locali, e il conseguente
recupero dei canoni di locazione da parte dell’amministrazione
comunale, le classi del Verga erano state distribuite in diversi plessi
del quartiere Acradina. (da http://www.giornaledisiracusa.it di Sergio
Molino)
redazione@aetnanet.org
Il progetto per la definitiva sistemazione della scuola, messo a punto
dai responsabili dell’edilizia scolastica comunale, prevedeva un
riassetto “a cannocchiale” in previsione della consegna del nuovo
edificio di via Basilicata. Qui dovevano essere allocati gli alunni del
Chindemi la cui scuola sarebbe stata successivamente assegnata al
Verga, previo l’esecuzione di alcuni lavori di riadattamento.
Il piano, a quanto è emerso nelle ultime, non può più funzionare poiché
la ricettività del nuovo edificio di via Basilicata, di cui sarebbe
confermata l’entrata in funzione, si è rivelata insufficiente per
contenere tutti gli alunni del Chindemi. Un surplus di studenti e
classi determinato anche dalla risoluzione del contratto di affitto dei
bassi precedentemente utilizzati in via Alcibiade.
Per l’istituto diretto dalla preside Giusy Garrasi si profila così un
nuovo anno all’insegna dell’incertezza e della provvisorietà con uno
“spezzatino” di classi e uffici sparpagliati in diverse sedi. Durante
l’anno scolastico scorso, la maggior parte della scolaresca trovò
ospitalità in via Madre Teresa di Calcutta, presso l’istituto
“Mazzini”, dove venne individuato un buon numero di aule libere, mentre
le rimanenti classi di scuola dell’infanzia e primaria vennero
riallocate in via Decio Furnò e in via Regia Corte. In via Temistocle,
probabilmente, saranno trasferiti esclusivamente gli uffici di
presidenza del Verga.
C’è da attendersi, quindi, la riproposizione del giro ricognitivo, come
quello dell’autunno 2009, portato avanti da funzionari comunali,
sindaco in testa, per rilevare l’effettivo fabbisogno di spazi in
rapporto agli alunni realmente iscritti. L’intenzione più volte
manifestata da Visentin è quella di ottimizzare l’impiego degli edifici
comunali anche prescindendo dalle direzioni scolastiche di appartenenza
nell‘ottica complessivo di ridurre le spese degli affitti. “Nel raggio
di un chilometro – osservò il primo cittadino, in occasione della
consegna dei lavori per la realizzazione della strada di accesso alla
scuola di Belvedere – vi sono almeno 4 istituti comprensivi” lasciando
intendere che una soluzione doveva essere ricercata pure all’interno
dell’istituzione scolastica.
E’ colpa di una sorta di paralisi, sostiene il consigliere comunale
Fabio Rodante, determinata da prassi amministrative lunghe e
farraginose e dalla carente collaborazione tra le istituzioni
scolastiche e quelle locali, se l’istituto Verga dovrà essere
nuovamente dislocato a macchia di leopardo. “L’affidamento di una sede
propria ad un istituto scolastico che conta più di seicento alunni è
stato rimandato, ancora una volta, - afferma Rodante – con buona pace
di dirigenti, professori e famiglie. Per questi motivi – continua – il
neo assessore Maltese deve immediatamente convocare la seconda
commissione consiliare, competente per le politiche scolastiche, per
formalizzare, in concerto con l’ufficio scolastico provinciale e i
rappresentanti del consiglio d’istituto, un cronoprogramma di attività
che porti a individuare una soluzione ottimale entro dicembre 2010”.
Rodante, infine, sollecita la conclusione del censimento delle aule
comunali, da egli stesso richiesto con un’interrogazione, allo scopo di
proporre l’assegnazione degli edifici con maggiore capienza a favore
degli istituti con più alunni.