L'integrazione scolastica delle persone con disabilità
Data: Martedì, 17 agosto 2010 ore 11:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il punto di svolta, per quanto attiene il rapporto tra disabili e scuola, quando si è passati dal concetto di inserimento a quello di integrazione ed i cui risultati si possono dire soddisfacenti.
Questo passaggio da inserimento ad integrazione permette di misurare la qualità della scuola e del sistema scolastico nel suo insieme, in quanto non è solo con il numero degli studenti disabili iscritti che si conferma la bontà di un sistema scolastico.
Quindi viene ribaltato il concetto per cui al centro non vi è più l’organizzazione scolastica, ma la persona ed in questo caso più specifico l’alunno disabile. Questo nuovo modo di operare si attua con dispositivi quali organizzazione, flessibilità, capacità di lavoro comune, tipico di una scuola di qualità. Interrogarsi sui processi che descrivono la qualità del processo di integrazione degli allievi con bisogni educativi speciali mettendo in campo sia la presenza di strutture scolastiche adeguate, sia la rispondenza degli interventi ai bisogni dei singoli.
La normativa di riferimento ha inizio negli anni ’70 (legge n. 118/71). Successivamente si è passati a riconoscere l’importanza di interventi educativi rivolti al pieno sviluppo delle capacità individuali di ogni alunno (la legge n. 517/77)...

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Fonte: Istat - La disabilità in Italia





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