Troppa grazia! Non sarà perché spirano venti d’elezioni anticipate?
Data: Venerdì, 06 agosto 2010 ore 01:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Troppa grazia e in un colpo solo, ma sparato proprio quando l’accerchiamento parlamentare rischia di fare saltare le trincee governative maggioritarie: ci riferiamo alle dichiarazioni della ministra Gelmini rilasciate alle organizzazioni sindacali nella giornata del 4 luglio scorso relativamente alla prossima promulgazione del bando di concorso per 2.800 posti di  dirigente scolastico, alla ufficializzazione delle 17.000 immissioni in ruolo, allo sblocco degli scatti d'anzianità e  alla promozione del merito per i docenti. Troppa grazia, oggettivamente, anche se 17mila posti divisi per le regioni italiane e per provincia siano una cosa miserevole a fronte di 130 mila precari in attesa  e considerato pure che molti di essi saranno assegnati al sostegno.
Ma anche il bando per l’assunzione dei dirigenti scolastici è una schioppettata nel mucchio, visto che molte sono le scuole che non hanno il titolare e sono affidate a reggenze, per cui anche questo botto arriva in ritardo rispetto alle attese, ma giusto in tempo per parare l’altro e fragorosissimo colpo delle possibili elezioni politiche anticipate.
Tacciamo invece  sugli scatti di anzianità su cui ancora non si è capito bene come saranno elargiti e se il provvedimento per i soli effetti economici sarà sottoscritto, mentre nessuno si è curato di spiegare, scusandosi, per quale ragione tanti docenti debbano vedere gli aumenti legati alla progressione di carriera triturati da una finanziaria iniqua col pubblico impiego e coi professori in modo particolare.
Rimane aperta la questione del riconoscimento del merito ai docenti più bravi per pagare i quali però verrebbero tolti gli scatti settennali ai meno bravi. Da un punto di vista generale sarebbe corretto premiare chi si impegna di più a scuola, ma se si guarda nel particolare e per singola istituzione qualcuno dovrebbe pure dire le modalità per individuare i migliori, perché lì è il vero bersaglio, e quelle per lasciare a bocca asciutta tutti gli altri. In ogni caso vedremo nel corso della storia futura; quello che però oggi colpisce, come appunto una schioppettata, è questo improvviso sblocco di una situazione mai registrata prima e contrassegnata da accuse di sprechi, di lassismo, buonismo, fannullonismo e soprattutto di trinceramenti finanziari per declassare il lavoro dei docenti, mentre l’unica riposta data ai precari sui tetti dei provveditorati è stata quella di cercarsi un altro lavoro dal momento che la scuola non è un ammortizzatore sociale. Fare dunque questo annuncio di assunzioni, pochissime in ogni caso, solo dopo le lacerazioni governative e il fumus sui fragili equilibri parlamentari, induce al più schietto dei sospetti, come dire: riforniamo di vettovagliamento le truppe in attesa della battaglia, che poi sarà una campagna elettorale a colpi di spot, tipo la sistemazione di 17mila lavoratori della scuola, la nomina di qualche migliaia di dirigenti, il riconoscimento degli scatti anzianità e la premialità cara a Gelmini.
Tutti provvedimenti che sono assolutamente normali, benché assolutamente inadeguati, ma che, viste le circostanze e le premesse, appaiono come una sorta di grazia ricevuta a favore dei professori;  e quando la grazia è così troppa, perché appunto inaspettata, che qualcosa bolla in pentola c’è da sospettarlo.
PASQUALE ALMIRANTE


 Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-22617.html