PRC PROVINCIA PERUGIA, CONTINUARE MOBILITAZIONE
Data: Marted́, 03 agosto 2010 ore 18:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


''Continuare la mobilitazione sia di partito che nei consessi istituzionali''.
Questa la parola d'ordine adottata riguardo della Riforma Gelmini dal capogruppo di Rifondazione Comunista alla Provincia di Perugia, Luca Baldelli e dal segretario provinciale del Prc Enrico Flamini.
''La Provincia di Perugia - ha spiegato Baldelli - ha approvato un mio ordine del giorno, nell'ultima seduta del consiglio, dove l'ente si impegna con tutti gli strumenti a disposizione per difendere le scuole di montagna che con i nuovi parametri rischiano di chiudere con un grave danno alle piccole comunita' della Provincia di Perugia''.
Baldelli ha messo in evidenza che in Umbria i comuni montani sono 69, di questi 44 ricadono direttamente sul territorio provinciale.
''In base alla Riforma si alza il limite a 18 alunni per formare una classe, contro i 10 previsti dalle normative precedenti'' continua il capogruppo provinciale del Prc ''Nel caso migliore rischiamo di fare un balzo indietro di 60 anni ritornando alle pluriclassi dove studenti della seconda elementare convivranno con altri piu' grandi. Un disastro per la didattica e l'apprendimento individuale.
Ci sono pero' degli spiragli. Oltre alla forte pressione della Provincia e del Prc, il Tar ha considerato illegittimo, lo scorso 24 giugno, i provvedimenti riguardanti gli organici e quindi anche le politiche di accorpamento.
E' necessario continuare a fare pressioni per mantenere in vigore la normativa precedente che consentiva la nascita di una classe, nei plessi di montagna, con 10 studenti.
La trattativa attualmente passa per l'assemblea Stato-Regioni''. Il gruppo provinciale del Prc e la segreteria provinciale del partito hanno messo in risalto anche altri aspetti negativi della Riforma che devono essere arginati con nuovi accordi: il taglio del monte ore dell'insegnamento ridotto anche in Umbria del 10%; e il taglio del personale sia del corpo docente che dei lavoratori amministrativi e tecnici ausiliari: 792 posti in meno.
Ed infine la questione degli insegnanti di sostegno praticamente dimezzati negli istituti scolastici. ''Il blocco della Riforma, anche in sede di Tar, e' il frutto di una mobilitazione dei comitati di insegnanti e genitori a difesa della scuola pubblica e anche del nostro partito che, spesso tra l'indifferenza dell'informazione, ha supportato le battaglie politiche a difesa della scuola'' ha spiegato Flamini ''c'e' purtroppo da dire la verita': a differenza della Regione Emilia Romagna, il corrispettivo umbro non ha provato in via ufficiale ad opporsi rivolgendosi anche al Tar alla Riforma Gelmini. Siamo in ritardo di diversi mesi rispetto alle altre istituzioni.
Per questo Rifondazione chiede un cambio di passo per fronteggiare una ''riforma'' che e' stata pensata soltanto per risparmiare, impoverendo la didattica, tagliando tanti posti di lavoro e dando un colpo serissimo alla scuola pubblica''.
(ASCA)

Redazione





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