Perché è importante aderire allo sciopero del 25 giugno?
Data: Sabato, 12 giugno 2010 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Eventi


1.    Perché il governo ha smentito se stesso volendo destinare il 30% dei tagli alla scuola, previsti dalla legge 133/2008, anziché ad aumentare gli stipendi dei docenti “meritevoli”, a coprire il debito che lo stato ha contratto con le scuole.
2.    Perché il blocco degli scatti di anzianità per tre anni ed il blocco del contratto, vuol dire un salasso economico sugli stipendi già miseri di docenti e personale ata, ma anche una forte perdità del potere d'acquisto almeno del 10%.
3.    Perché il riordino dei quadri orari, previsto dalla “riforma della scuola”, genererà perdite di posti, tagli sul personale precario e disagi notevoli sul personale di ruolo.
4.    Perché l'aumento degli alunni per classe, da un minimo di 27 ad un massimo di 33, va contro le elementari norme di sicurezza e contro la possibilità, per ogni docente, di poter svolgere una programmazione didattica che porti, senza problemi, i nostri ragazzi  al successo formativo.

Lucio Ficara
Questi sono solo le ragioni principali per aderire ad uno sciopero giusto e doveroso, per chi ama la scuola pubblica e ama il suo lavoro di docente.
Deve arrivare chiaro al Governo e al Ministro dell'istruzione e della ricerca scientifica, che questa politica iniqua e ingiusta, non solo non risolverà i problemi della grave crisi dei conti pubblici italiani, ma potrebbe, come detto da Salvatore Rossi in audizione alle commissioni bilancio del Senato, ridurre la crescita del Pil di poco più di mezzo punto percentuale attraverso una compressione dei consumi e degli investimenti.C'é il serio rischio che i nostri sacrifici non portino nessun benificio al paese.
Un'altra cosa chiediamo al Ministro Gelmini, lo chiediamo con la forza delle nostre intelligenze e la sensibilità della nostra cultura, di avere quell'orgoglio, finora non visto, di fare qualcosa di serio e di giusto per la scuola pubblica, che sotto l'EGIDA del suo ministero ha fatto vedere veramente poco.

Lucio Ficara (Dirigente sindacale Flc)






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