Appello al presidente Napolitano: equità, giustizia, eguaglianza nella ripetizione del concorso a ds
Data: Giovedì, 10 giugno 2010 ore 18:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Al Signor Presidente della Repubblica Italiana
Ecc.mo Signor Presidente,On. Giorgio Napolitano

Sig. Presidente,
sono una docente siciliana, insegnante di Educazione Civica prima, di Convivenza Civile poi Cittadinanza e Costituzione oggi, da anni insegno con fierezza ai miei alunni che
il Presidente della Repubblica è la massima figura istituzionale rappresentativa di uno stato con forma di governo repubblicana e che L'Italia costituisce un esempio particolare di repubblica parlamentare, perché il presidente, oltre ad avere funzioni di rappresentanza dell'unità nazionale e di garante del rispetto della carta costituzionale, ha un certo numero di funzioni in campo esecutivo, legislativo e giudiziario, nonché di indirizzo politico.
Trasmetto alle nuove generazioni il grande valore della nostra Costituzione, attaccata quotidianamente dalle più alte cariche dello stato, scritta col sangue dei fautori del nostro stato e della nostra democrazia.
Vedo il Lei in questo momento un po’ particolare, il baluardo e la difesa dei nobili principi in essa sanciti, per questo motivo qualche giorno fa quando davanti alle telecamere si è palesato un suo malore, ho tremato e molti italiani con me , temendo che il venir meno della sua figura possa gettare nel baratro la nostra democrazia.
Mi rivolgo a lei nella Sua qualità di garante della Nostra Costituzione, le chiedo di aggiungere alla sua lotta continua e quotidiana per mantenere l’equilibrio tra i poteri dello stato previsto nella Carta Costituzionale

Anche la nostra causa :
quella dei ricorrenti del concorso annullato in Sicilia, del famoso concorso indetto con decreto direttoriale 22 novembre 2004 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 94 del 26 novembre 2004, .
Un pasticciaccio brutto, un caso unico nella storia dei concorsi dirigenziali della scuola, conoscerà sicuramente tutti i fatti , le sentenze del CGA siciliano, quelle del Consiglio di Stato
Non le ripeterò tutti i fatti da mesi noti ,
in alcuni fatti , poi lei fu protagonista attivo, quando per esempio , il 21 ottobre diversi parlamentari presentano un emendamento “salva presidi” da inserire nel decreto legge “salva precari” e il 24 novembre il decreto fu convertito nella legge n.167/2009, Lei Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, firmò il decreto esprimendo perplessità proprio sul comma “salva presidi”, in quanto ritenuto contrario ad una sentenza di annullamento. Il Governo allora fece marcia indietro. Il 27 novembre approvò un nuovo decreto legge che abrogava l'art. 1 comma 4 della legge 167/2009 "al fine di conformare il dettato normativo a pronunce della magistratura amministrativa successivamente intervenute“.

Gli ultimi eventi , anche questi, le saranno noti, hanno visto:
1- una nuova sentenza del CGA siciliano il 26 aprile a nostro favore
2- il tentativo di fare una nuova sanatoria per i cosiddetti vincitori, la cui prima firmataria è l’onorevole Siragusa,
3- il decreto del Direttore Regionale siciliano per il rifacimento delle prove il 14 e15 delle prove scritte relative al corso-concorso a posti di dirigente scolastico di cui al D.D.G. 22/11/2004
4- la presa di posizione dei presidi che ieri, in un’assemblea a Palermo hanno dichiarato che non parteciperanno alle nuove prove
5- la sconcertante affermazione dell’assessore siciliano alla pubblica istruzione, Centorrino, che il concorso si rifarà ma i presidi vincitori di un concorso annullato saranno sanati

la legge che tiene in servizio i dirigenti cosiddetti vincitori è una grave discriminazione per noi, in quanto le prove sono state valutate in due minuti e mezzo per tutti, come asserisce la sentenza CdS 989
-Valutazione degli scritti senza alcuna motivazione;
-Tempi di correzione assolutamente insufficienti.
Vedi pareri sui ricorsi straordinari al Capo dello Stato "accolti".

Le scrivo profondamente scoraggiata e preoccupata per gli ultimi eventi

In questo quadro, appare assai probabile che la vicenda si trascini suscitando un ulteriore e diffuso contenzioso tra le parti interessate, che non potrà che danneggiare ulteriormente il sistema scolastico siciliano .

Le chiedo, sig. Presidente

1- Equità nei confronti di tutti i cittadini fiduciosi nella giustizia e nell’uguaglianza,

2- Un intervento per il ripristino della legalità e della giustizia

3- Un intervento affinché per il concorso annullato in Sicilia a Dirigente scolastico, siano presi provvedimenti per risolvere il contenzioso ab origine e definitivamente, soluzioni che assicurino alla Pubblica Amministrazione certezza dell’azione amministrativa e ordinato svolgimento della stessa

4- Un intervento che non preveda un percorso riservato, per i soli dichiarati vincitori, alimenterebbe infatti il contenzioso perché aggirerebbe il giudicato.

5- Un intervento che renda giustizia a noi che, siamo stati bocciati ingiustamente , come ampiamente acclarato dalla magistratura siciliana, e “italiana”abbiamo sempre creduto nella legalità e nel rispetto delle regole .

Sicura che queste mie accorate parole abbiano riscontro concreto nella Suo agire,

le porgo i miei saluti e quelli del gruppo a cui appartengo.


prof.ssa Francesca Quatrosi







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