Al Signor Presidente della Repubblica Italiana
Ecc.mo Signor Presidente,On. Giorgio Napolitano
Sig. Presidente,
sono una docente siciliana, insegnante di Educazione Civica prima, di
Convivenza Civile poi Cittadinanza e Costituzione oggi, da anni insegno
con fierezza ai miei alunni che
il Presidente della Repubblica è la massima figura istituzionale
rappresentativa di uno stato con forma di governo repubblicana e che
L'Italia costituisce un esempio particolare di repubblica parlamentare,
perché il presidente, oltre ad avere funzioni di rappresentanza
dell'unità nazionale e di garante del rispetto della carta
costituzionale, ha un certo numero di funzioni in campo esecutivo,
legislativo e giudiziario, nonché di indirizzo politico.
Trasmetto alle nuove generazioni il grande valore della nostra
Costituzione, attaccata quotidianamente dalle più alte cariche dello
stato, scritta col sangue dei fautori del nostro stato e della nostra
democrazia.
Vedo il Lei in questo momento un po’ particolare, il baluardo e la
difesa dei nobili principi in essa sanciti, per questo motivo qualche
giorno fa quando davanti alle telecamere si è palesato un suo malore,
ho tremato e molti italiani con me , temendo che il venir meno della
sua figura possa gettare nel baratro la nostra democrazia.
Mi rivolgo a lei nella Sua qualità di garante della Nostra
Costituzione, le chiedo di aggiungere alla sua lotta continua e
quotidiana per mantenere l’equilibrio tra i poteri dello stato previsto
nella Carta Costituzionale
Anche la nostra causa :
quella dei ricorrenti del concorso annullato in Sicilia, del famoso
concorso indetto con decreto direttoriale 22 novembre 2004 pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 94 del 26 novembre
2004, .
Un pasticciaccio brutto, un caso unico nella storia dei concorsi
dirigenziali della scuola, conoscerà sicuramente tutti i fatti , le
sentenze del CGA siciliano, quelle del Consiglio di Stato
Non le ripeterò tutti i fatti da mesi noti ,
in alcuni fatti , poi lei fu protagonista attivo, quando per esempio ,
il 21 ottobre diversi parlamentari presentano un emendamento “salva
presidi” da inserire nel decreto legge “salva precari” e il 24 novembre
il decreto fu convertito nella legge n.167/2009, Lei Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, firmò il decreto esprimendo perplessità
proprio sul comma “salva presidi”, in quanto ritenuto contrario ad una
sentenza di annullamento. Il Governo allora fece marcia indietro. Il 27
novembre approvò un nuovo decreto legge che abrogava l'art. 1 comma 4
della legge 167/2009 "al fine di conformare il dettato normativo a
pronunce della magistratura amministrativa successivamente
intervenute“.
Gli ultimi eventi , anche questi, le saranno noti, hanno visto:
1- una nuova sentenza del CGA siciliano il 26 aprile a nostro favore
2- il tentativo di fare una nuova sanatoria per i cosiddetti vincitori,
la cui prima firmataria è l’onorevole Siragusa,
3- il decreto del Direttore Regionale siciliano per il rifacimento
delle prove il 14 e15 delle prove scritte relative al corso-concorso a
posti di dirigente scolastico di cui al D.D.G. 22/11/2004
4- la presa di posizione dei presidi che ieri, in un’assemblea a
Palermo hanno dichiarato che non parteciperanno alle nuove prove
5- la sconcertante affermazione dell’assessore siciliano alla pubblica
istruzione, Centorrino, che il concorso si rifarà ma i presidi
vincitori di un concorso annullato saranno sanati
la legge che tiene in servizio i dirigenti cosiddetti vincitori è una
grave discriminazione per noi, in quanto le prove sono state valutate
in due minuti e mezzo per tutti, come asserisce la sentenza CdS 989
-Valutazione degli scritti senza alcuna motivazione;
-Tempi di correzione assolutamente insufficienti.
Vedi pareri sui ricorsi straordinari al Capo dello Stato "accolti".
Le scrivo profondamente scoraggiata e preoccupata per gli ultimi eventi
In questo quadro, appare assai probabile che la vicenda si trascini
suscitando un ulteriore e diffuso contenzioso tra le parti interessate,
che non potrà che danneggiare ulteriormente il sistema scolastico
siciliano .
Le chiedo, sig. Presidente
1- Equità nei confronti di tutti i cittadini fiduciosi nella giustizia
e nell’uguaglianza,
2- Un intervento per il ripristino della legalità e della giustizia
3- Un intervento affinché per il concorso annullato in Sicilia a
Dirigente scolastico, siano presi provvedimenti per risolvere il
contenzioso ab origine e definitivamente, soluzioni che assicurino alla
Pubblica Amministrazione certezza dell’azione amministrativa e ordinato
svolgimento della stessa
4- Un intervento che non preveda un percorso riservato, per i soli
dichiarati vincitori, alimenterebbe infatti il contenzioso perché
aggirerebbe il giudicato.
5- Un intervento che renda giustizia a noi che, siamo stati bocciati
ingiustamente , come ampiamente acclarato dalla magistratura siciliana,
e “italiana”abbiamo sempre creduto nella legalità e nel rispetto delle
regole .
Sicura che queste mie accorate parole abbiano riscontro concreto nella
Suo agire,
le porgo i miei saluti e quelli del gruppo a cui appartengo.
prof.ssa Francesca Quatrosi