Catania.Il Rettore indice una Assemblea di Ateneo ma dimentica ancora una volta di invitare sindacati e precari della ricerca.
Data: Lunedì, 07 giugno 2010 ore 11:19:24 CEST
Argomento: Comunicati


Il Rettore indice una Assemblea di Ateneo ma dimentica ancora una volta di invitare sindacati e precari della ricerca.
L’8 giugno si terrà un’assemblea d’Ateneo in cui il Rettore presenterà il resoconto dell’attività svolta nel corso del suo secondo mandato. L’Assemblea sarà «riservata esclusivamente a tutti i docenti dell'Università di Catania, ai rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e ai rappresentanti degli studenti negli organi superiori di Governo e nei consigli di facoltà e corso di laurea».  Questa precisazione circa i soggetti legittimati a partecipare ad un momento di discussione e di confronto, che dovrebbe essere aperto ed inclusivo, è un dato più che significativo. Ed è ancor più allarmante in una fase di grave crisi per il nostro Ateneo, per i pesanti tagli del FFO e per le conseguenze che questa drastica riduzione di risorse comporterà negli anni a venire. I primi effetti sono già evidenti, l’aumento delle tasse universitarie a Catania colpirà tutti gli studenti rappresentando il primo tassello di una trasformazione epocale dell’università pubblica e del suo ruolo nella società.

Lillo Fasciana

(Segretario provinciale Flc-Catania)

Catania, 7 giugno 2010


COMUNICATO STAMPA

Il Rettore indice una Assemblea di Ateneo ma dimentica ancora una volta di invitare sindacati e precari della ricerca.


L’8 giugno si terrà un’assemblea d’Ateneo in cui il Rettore presenterà il resoconto dell’attività svolta nel corso del suo secondo mandato. L’Assemblea sarà «riservata esclusivamente a tutti i docenti dell'Università di Catania, ai rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e ai rappresentanti degli studenti negli organi superiori di Governo e nei consigli di facoltà e corso di laurea».  Questa precisazione circa i soggetti legittimati a partecipare ad un momento di discussione e di confronto, che dovrebbe essere aperto ed inclusivo, è un dato più che significativo. Ed è ancor più allarmante in una fase di grave crisi per il nostro Ateneo, per i pesanti tagli del FFO e per le conseguenze che questa drastica riduzione di risorse comporterà negli anni a venire. I primi effetti sono già evidenti, l’aumento delle tasse universitarie a Catania colpirà tutti gli studenti rappresentando il primo tassello di una trasformazione epocale dell’università pubblica e del suo ruolo nella società. Ma è solo l’inizio di un processo di riorganizzazione del sistema della formazione e della ricerca che ha nel DDL Gelmini, attualmente in Parlamento, il suo principale caposaldo. In un contesto di forte mobilitazione, a Catania come nel resto d’Italia, con categorie gravemente investite dai provvedimenti del governo – Ricercatori strutturati e Precari della Ricerca – il Rettore decide di riservare la discussione solo ad alcune componenti del nostro Ateneo. Dimenticando i sindacati, unico riferimento per i lavoratori precari – amministrativi e ricercatori – che perderanno il loro impiego nei prossimi mesi. Dimenticando i tanti ricercatori che in queste settimane si sono mobilitati cercando anche il confronto con il Rettore. Dimenticando i tanti precari della ricerca che lavorano in questo ateneo, privi di rappresentanza e senza una voce negli organismi di governo. Il Rettore ha organizzato un’assemblea d’ateneo “chiusa”, non un  momento di dialogo ma un monologo, in cui gli altri attori non sono necessari.
Riteniamo sbagliata la scelta e invitiamo il Rettore ad aprire l’Assemblea alla Città.

Il Segretario generale
Lillo Fasciana







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