Il
Rettore indice una Assemblea di Ateneo ma dimentica ancora una volta di
invitare sindacati e precari della ricerca.
L’8 giugno si terrà un’assemblea d’Ateneo in cui il Rettore presenterà
il resoconto dell’attività svolta nel corso del suo secondo mandato. L’Assemblea sarà «riservata esclusivamente
a tutti i docenti dell'Università di Catania, ai rappresentanti del
personale tecnico-amministrativo e ai rappresentanti degli studenti
negli organi superiori di Governo e nei consigli di facoltà e corso di
laurea». Questa precisazione circa i soggetti legittimati
a partecipare ad un momento di discussione e di confronto, che dovrebbe
essere aperto ed inclusivo, è un dato più che significativo. Ed è ancor
più allarmante in una fase di grave crisi per il nostro Ateneo, per i
pesanti tagli del FFO e per le conseguenze che questa drastica
riduzione di risorse comporterà negli anni a venire. I primi effetti
sono già evidenti, l’aumento delle tasse universitarie a Catania
colpirà tutti gli studenti rappresentando il primo tassello di una
trasformazione epocale dell’università pubblica e del suo ruolo nella
società.
Lillo Fasciana
(Segretario provinciale Flc-Catania)
Catania, 7 giugno 2010
COMUNICATO STAMPA
Il Rettore indice una Assemblea di Ateneo ma dimentica ancora una volta
di invitare sindacati e precari della ricerca.
L’8 giugno si terrà un’assemblea d’Ateneo in cui il Rettore presenterà
il resoconto dell’attività svolta nel corso del suo secondo mandato.
L’Assemblea sarà «riservata esclusivamente a tutti i docenti
dell'Università di Catania, ai rappresentanti del personale
tecnico-amministrativo e ai rappresentanti degli studenti negli organi
superiori di Governo e nei consigli di facoltà e corso di
laurea». Questa precisazione circa i soggetti legittimati a
partecipare ad un momento di discussione e di confronto, che dovrebbe
essere aperto ed inclusivo, è un dato più che significativo. Ed è ancor
più allarmante in una fase di grave crisi per il nostro Ateneo, per i
pesanti tagli del FFO e per le conseguenze che questa drastica
riduzione di risorse comporterà negli anni a venire. I primi effetti
sono già evidenti, l’aumento delle tasse universitarie a Catania
colpirà tutti gli studenti rappresentando il primo tassello di una
trasformazione epocale dell’università pubblica e del suo ruolo nella
società. Ma è solo l’inizio di un processo di riorganizzazione del
sistema della formazione e della ricerca che ha nel DDL Gelmini,
attualmente in Parlamento, il suo principale caposaldo. In un contesto
di forte mobilitazione, a Catania come nel resto d’Italia, con
categorie gravemente investite dai provvedimenti del governo –
Ricercatori strutturati e Precari della Ricerca – il Rettore decide di
riservare la discussione solo ad alcune componenti del nostro Ateneo.
Dimenticando i sindacati, unico riferimento per i lavoratori precari –
amministrativi e ricercatori – che perderanno il loro impiego nei
prossimi mesi. Dimenticando i tanti ricercatori che in queste settimane
si sono mobilitati cercando anche il confronto con il Rettore.
Dimenticando i tanti precari della ricerca che lavorano in questo
ateneo, privi di rappresentanza e senza una voce negli organismi di
governo. Il Rettore ha organizzato un’assemblea d’ateneo “chiusa”, non
un momento di dialogo ma un monologo, in cui gli altri attori non
sono necessari.
Riteniamo sbagliata la scelta e invitiamo il Rettore ad aprire
l’Assemblea alla Città.
Il Segretario generale
Lillo Fasciana