Lettera aperta agli onorevoli firmatari del disegno di legge ” Norme per la salvaguardia del sistema scolastico e per la rinnovazione del concorso per
Data: Sabato, 22 maggio 2010 ore 14:31:11 CEST
Argomento: Opinioni


Egregi onorevoli firmatari del disegno di legge ” Norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici” Ho letto la  Proposta di legge: firmata SIRAGUSA ed altri … e mi sono chiesto se questo già visto ha un senso.
Mi sono chiesto se nel fare la storia del Concorso con le sue vicissitudini giudiziarie  gli onorevoli siciliani abbiano, chiaramente senza volerlo,  dimenticato leggere le otto sentenze del Consiglio di Stato (quello italiano, come preciserebbe qualcuno) che recitano:
•    alla genericità dei criteri stabiliti dalla commissione – la quale li ha mutuati dall’art. 11 del bando, con la sola precisazione di ritenere prevalente il criterio relativo alla forma espressiva – non hanno fatto seguito né la predisposizione di una più stringente griglia di sotto-punteggi afferenti ai singoli criteri né l’indicazione, anche con formula sintetica o meri indicatori grafici, di non conformità dell’elaborato a tutti o a taluno dei parametri di valutazione identificati, così da rendere edotto il concorrente delle ragioni impeditive dell’ammissione alle ulteriori fasi del concorso, anche ai fini di ogni successiva tutela nei limiti del sindacato esterno sulla logicità, coerenza, congruità e non contraddittorietà del giudizio espresso.     
•    il punteggio numerico di insufficienza attribuito all’istante (che gli ha precluso l’ammissione agli orali), in quanto svincolato da ogni possibilità di correlazione con i criteri imposti dal bando, non soddisfa il principio di trasparenza, che deve presiedere all’operato della commissione esaminatrice e al quale è, in definitiva, preordinato l’obbligo di motivazione che, ai sensi dell’art. 3 della legge n. 241 del 1990, concerne espressamente anche lo svolgimento dei pubblici concorsi.
•    la Sezione, pur concordando con l’Amministrazione che non esiste in astratto un tempo da considerarsi ragionevole per la correzione di un elaborato e che l’indicazione del tempo medio non è di per sé significativa in assoluto, potendo il giudizio negativo o positivo di una prova scritta emergere con più o meno prontezza  dalla lettura del compito, che viene fatta da soggetti (i commissari d’esame), che, in virtù della loro competenza specifica, sono chiamati a selezionare i candidati in un esame di concorso, resta il fatto che l’operazione di correzione delle prove che la Commissione era chiamata, nello specifico, a valutare, richiedeva la spendita di un minimo incomprimibile di tempo (tenuto conto del livello degli argomenti, della lunghezza dei compiti e della non sempre scorrevolezza della lettura in ragione della redazione manuale e delle conseguenti caratteristiche di grafia di ciascuno) da parte dei commissari.
•    Ora, è chiaro che, anche data per presupposta l’esperienza professionale dei commissari, il tempo risultante dal verbale n. 37 del 4 maggio 2006 di 270 minuti per la correzione di 96 elaborati ( e cioè, in media, meno di tre minuti ad elaborato) pare eccessivamente ridotto, e tale da ingenerare dubbi sul fatto che la lettura delle prova scritte sia stata fatta in modo esaustivo, tale da non suscitare perplessità sul giudizio di non sufficienza espresso (cfr., nello stesso senso, Cons. St., VI Sez. n. 2421 del 13.5.2005; n. 3368 del 20.6.2006; n. 3666 del 20.6.2006).
•    Il ricorso va in conclusione accolto,
Non mi permetto di spiegare agli onorevoli firmatari del disegno di legge “Norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici” che il Consiglio di Stato ha voluto dire che i compiti non possono essere stati corretti, non c’è bisogno che lo spieghi io, ma  questo si afferma nelle otto sentenze del Consiglio  di Stato
Come potrei, però,  pensare alla malafede degli on.li firmatari del disegno di legge? I nomi dei firmatari mi dicono che essi sono persone d’onore e che  se solo avessero saputo che non solo il CGA (quello siciliano,  come preciserebbe qualcuno),  ma anche il Consiglio  di Stato ha censurato (condannato) l’operato dell’intera  Commissione, affermando, in modo cristallino,  che i compiti non possono essere stati corretti, certamente non avrebbero mai presentato un disegno di legge disonorevole per la politica e per la loro stessa conclamata onorabilità;  ecco perché, per evitare che qualcuno possa dubitare della loro onorabilità e possa pensare anche lontanamente a meschini loro interessi personali, io  mi permetto di informare gli illustri onorevoli  firmatari del disegno di legge che, già, non una, ma parecchie sentenze e ordinanze del CGA hanno censurato (escluso) la possibilità di una rilettura e rivalutazione degli elaborati; ricorrezione e rivalutazione che ritengo, per mera dimenticanza e non per meschini interessi, gli onorevoli firmatari del disegno di legge , persone d’onore, hanno riproposto nel loro disegno di legge che, mi permetto di riportare  per una attenta rilettura:
1) coloro che a suo tempo parteciparono alle prove concorsuali, completandole positivamente, e che prestano attualmente servizio con funzioni di dirigente scolastico con contratto a tempo indeterminato, sosterranno un colloquio sull'esperienza maturata;

 2) coloro che si trovano utilmente collocati nella medesima graduatoria sosterranno un colloquio su progetto elaborato su un argomento scelto tra quelli svolti nel corso di formazione svolto con esito positivo, allo scopo di confermare la posizione occupata nella graduatoria;

  3) coloro che parteciparono a suo tempo, completandole, alle due prove scritte, sono ammessi alla un rinnovazione del procedimento concorsuale, che sarà effettuata attraverso una nuova valutazione degli elaborati, nonché, per coloro le cui prove saranno ritenute idonee, con un corso-concorso di durata semestrale e un colloquio selettivo.
Ritengo, ancora,  che persone d’onore, quali sono gli onorevoli firmatari del disegno di legge,  non avrebbero mai proposto, come hanno fatto, nel loro disegno di legge, un semplice colloquio per cosiddetti vincitori quale accesso al ruolo dirigenziale,  se avessero saputo che i loro compiti, (i compiti dei cosiddetti vincitori, oggi dirigenti congelati ope legis) non sono stati oggetto di correzione; anch’essi, uomini d’onore firmatari del disegno di legge, si sarebbero chiesti: ma allora come sono diventati vincitori? (e quello che si chiedono i comuni cittadini che non sono onorevoli). Come sono stati ammessi senza valutazione? (Scusatemi, ma ogni tanto mi ritorna in mente la domanda:  Come sono stati ammessi senza valutazione? Chissà che voi, onorevoli firmatari non possiate darmi la risposta!). Allora, onorevoli firmatari del disegno di legge “Norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici” per evitare che qualcuno possa pensare  che tanto onorevoli non siete e possa pensare ancora che ci siano  meschini intrighi ed interessi alla base della vs proposta di legge, ma, soprattutto, affinché anche gli altri cittadini siciliani (quelli della Sicilia come scriverebbe qualcuno) siano convinti, come lo sono io, che siete persone d’onore, degni, quindi, di essere onorevoli, ritirate la vostra firma da questo disonorevole disegno di legge.  (“Come sono stati ammessi senza valutazione? Chissà)
Sono sicuro che gli stessi dirigenti congelati ope legis , che sono uomini d’onore, vi abbiano già richiesto, con accorati appelli, di ritirare il vs disegno di legge,  per evitare che uno scongelamento di tal guisa sortisca l’effetto di generare effetti indesiderati.
Devotamente vostro
Alfredo Pappalardo, cittadino siciliano (della Sicilia, come preciserebbe qualcuno)







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