Argentina: in migliaia marinano la scuola via Facebook- Germania: in prigione per aver marinato la s
Data: Domenica, 02 maggio 2010 ore 15:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Argentina: almeno 2.500 studenti, secondo le agenzie di stampa argentine, si sono radunati in piazza il 30 aprile per una grande “bigiata” scolastica collettiva a Mendoza, circa mille chilometri ad ovest di Buenos Aires. Il tutto organizzato via Facebook

Germania: “La studentessa che ha trasgredito andrà in prigione”. Questo il racconto del giornale online Der Spiegel. La sentenza è stata emanata lo scorso dicembre. La scuola si era già mossa per punire la famiglia della ragazza con tre sanzioni.
 (da http://www.nanopress.it)

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Almeno duemilacinquecento studenti, secondo le agenzie di stampa argentine, si sono radunati in piazza il 30 aprile per una grande “bigiata” scolastica collettiva a Mendoza, circa mille chilometri ad ovest di Buenos Aires. Il tutto organizzato via Facebook. Ad aderire alla riunione “abusiva” convocata via internet sarebbero stati in totale oltre undicimila studenti. L’evento ha avuto successo, nonostante la presenza della polizia nell’area. Le autorità scolastiche locali hanno però chiesto agli studenti di presentare una giustificazione firmata dai genitori. Il sito argentino Placasrojas (che pubblica cartelloni pubblicitari e immagini di vario tipo) ha già lanciato l’organizzazione della prossima “rateada” di massa che sarà forse ancora più ambiziosa.

In prigione per aver marinato la scuola
Certo che in Germania ci vanno pesante con le punizioni da dare ai ragazzini che decidono di marinare la scuola . C’è infatti una 16enne di Goerlitz che quest’estate dovrà rimanere in carcere per una settimana, per avere deciso di non andare a scuola per un mese intero.  Secondo il giudice che ha giudicato il suo caso saltare giorni di scuola senza giustificazione è una “trasgressione che si può perdonare”. E allora perchè l’ha messa dentro?
“La studentessa che ha trasgredito andrà in prigione”. Questo il racconto del giornale online Der Spiegel. La sentenza è stata emanata lo scorso dicembre. La scuola si era già mossa per punire la famiglia della ragazza con tre sanzioni. Ma i risultati voluti non erano stati ottenuti. E così la decisione di rivolgersi ad un tribunale. Che non è stato affatto clemente con la ragazzina: una settimana di prigione non è mica poco!








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