Dopo la mensa, lo scuolabus:pacchia finita per chi non paga. E per quelli dello scudo fiscale?
Data: Venerdì, 16 aprile 2010 ore 14:54:33 CEST
Argomento: Opinioni


Dopo la mensa anche lo scuolabus. Il quotidiano, Il Giornale, riportando la notizia, chiosa dicendo: “la pacchia è finita per chi non paga”. E a guardare bene ha ragione perché i servizi si pagano sia quello della mensa e sia quello del trasporto, ma non solo. Se i genitori non hanno i soldi necessari per farlo i bambini si metteranno a dieta, peggio per loro, e a scuola verranno a piedi, peggio per loro.

Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org

Dopo la mensa anche lo scuolabus. Il quotidiano, Il Giornale, riportando la notizia, chiosa dicendo: “la pacchia è finita per chi non paga”. E a guardare bene ha ragione perché i servizi si pagano sia quello della mensa e sia quello del trasporto, ma non solo. Se i genitori non hanno i soldi necessari per farlo i bambini si metteranno a dieta, peggio per loro, e a scuola verranno a piedi, peggio per loro. Anzi forse  è meglio, così fanno movimento e si tengono allenati: non ingrassano. Sicuramente, nel riferire la notizia, aggiunge pure, la colpa è dei genitori che se ne fregano, perché qualche centinaio di euro al mese si trovano, in un modo o nell’altro, per cui è tutto riconducibile alla solita abitudine truffaldina di approfittare degli altri e di sfruttare la buona fede di chi paga senza fiatare: dalle bollette, alle tasse, alla sanità e così via. E una botta di martello contro la mano degli approfittatori,de i vitelloni, dei masnadieri che, con la scusa di avere pochi soldi a disposizione, approfittano degli altri e soprattutto delle istituzioni generose e sperperini per marciare gratis. Non pagano? e allora niente pollo e patatine. Non versano il dovuto? E allora niente bus, a piedi.
La solita singolarità di questo giornale sta però in altre notizie che ha dato, come quella relativa allo scudo fiscale che il governo ha concesso agli evasori e dentro il quale  ci sarebbero  pure i soldi del riciclaggio della droga e delle attività mafiose. Una penale del 5% e il conto con lo Stato è saldato, contrariamente a chi paga anno dopo anno le tasse richieste del’Ufficio delle entrare. Ebbene proprio il Giornale è stato uno strenuo difensore di questa linea del governo che ha favorito i miliardari, gli evasori di lusso, i trafficanti, e pure i capitali dei mafiosi. Chiediamo se tutta questa gente non sfrutta proprio i servizi che gli altri pagano? Dalla scuola, alla sanità, ai trasporti e così via?  Ecco ciò che non si capisce. Se è magnanimo con costoro, benché evadano miliardi euro, perché essere così severi con gli altri, che poi sono piccolissimi evasori e forse pure costretti dalla necessità? Quando si chiude un occhio si chiude per tutti; tranne che per i grandissimi evasori, chiudendoli entrambi, non si vede ciò che la mano destra fa nei confronti della sinistra.
PASQUALE ALMIRANTE







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