La Lega in Veneto: baluardo delle radici cristiane attraverso la scuola
Data: Mercoledì, 07 aprile 2010 ore 07:52:17 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Difesa ad oltranza delle radici cristiane del Veneto. Lo ha ribadito il presidente della Regione, Luca Zaia, in un incontro elettorale a sostegno del candidato sindaco della Lega Nord, Luciano Dussin, a Castelfranco Veneto. ''Dove ci sara' un nostro sindaco, state sicuri che insisteremo perche' nelle aule scolastiche venga appeso il Crocifisso - ha detto -. E il presepe si continuera' a farlo con Gesu' Bambino, la madonna e San Giuseppe. E con nessun'altra variante''. (ASCA)
La svolta neoistituzionalista della Lega

 (ASCA) - Difesa ad oltranza delle radici cristiane del Veneto. Lo ha ribadito il presidente della Regione, Luca Zaia, in un incontro elettorale a sostegno del candidato sindaco della Lega Nord, Luciano Dussin, a Castelfranco Veneto. ''Dove ci sara' un nostro sindaco, state sicuri che insisteremo perche' nelle aule scolastiche venga appeso il Crocifisso - ha detto -. E il presepe si continuera' a farlo con Gesu' Bambino, la madonna e San Giuseppe. E con nessun'altra variante''.
. La svolta neoistituzionalista della Lega  (da Tuttoscuola)
L'elezione alla presidenza delle regioni Piemonte e Veneto di due esponenti della Lega Nord segna, secondo molti osservatori, il definitivo passaggio di questa forza politica dalla fase iniziale di "movimento" a quella di "istituzione", per usare la nota distinzione proposta dal sociologo Francesco Alberoni.
Non è casuale che nessuno parli più di "secessione", la parola d'ordine della Lega delle origini, e che una certa mitologia con tratti neopagani (l'acqua del dio Po, una certa ritualità neoceltica) sia stata sostituita con la valorizzazione delle radici cristiane della cultura popolare: di quel popolo, concepito come grandi masse, che la Lega ha inteso, e dopo il successo elettorale intende ancor più rappresentare in contrapposizione al potere burocratico e centralistico della (ex) "Roma ladrona" e a quello della grande industria. Un popolo di agricoltori e di piccole e piccolissime imprese che nel Nord ha un vasto radicamento sociale e che è sensibile alle nuove parole d'ordine della Lega: federalismo fiscale (meno tasse), più sicurezza, lotta all'immigrazione clandestina e regolamentazione di quella regolare, più attenzione per la cultura locale (anche a scuola), minor peso delle procedure e degli apparati burocratici.
In questa tendenza post-movimentista e neoistituzionalista della Lega Nord (ben riconoscibile nell'azione del ministro Roberto Maroni) si nota anche una certa affinità con le posizioni che stanno emergendo - per esempio in Gran Bretagna, ma anche in altri Paesi europei - all'interno dei partiti conservatori, alla ricerca di nuove risposte alla crisi del welfare State e del riformismo di tradizione socialdemocratica.







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