Difesa ad oltranza delle radici cristiane del
Veneto. Lo ha ribadito il presidente della Regione, Luca Zaia, in un
incontro elettorale a sostegno del candidato sindaco della Lega Nord,
Luciano Dussin, a Castelfranco Veneto. ''Dove ci sara'
un nostro sindaco, state sicuri che insisteremo perche' nelle aule
scolastiche venga appeso il Crocifisso - ha detto -. E il presepe si
continuera' a farlo con Gesu' Bambino, la madonna e San Giuseppe. E con
nessun'altra variante''. (ASCA)
La svolta neoistituzionalista
della Lega
(ASCA) - Difesa ad oltranza delle radici cristiane del Veneto. Lo
ha ribadito il presidente della Regione, Luca Zaia, in un incontro
elettorale a sostegno del candidato sindaco della Lega Nord, Luciano
Dussin, a Castelfranco Veneto. ''Dove ci sara' un nostro sindaco, state
sicuri che insisteremo perche' nelle aule scolastiche venga appeso il
Crocifisso - ha detto -. E il presepe si continuera' a farlo con Gesu'
Bambino, la madonna e San Giuseppe. E con nessun'altra variante''.
. La svolta neoistituzionalista della
Lega (da Tuttoscuola)
L'elezione alla presidenza delle regioni Piemonte e Veneto di due
esponenti della Lega Nord segna, secondo molti osservatori, il
definitivo passaggio di questa forza politica dalla fase iniziale di
"movimento" a quella di "istituzione", per usare la nota distinzione
proposta dal sociologo Francesco Alberoni.
Non è casuale che nessuno parli più di "secessione", la parola d'ordine
della Lega delle origini, e che una certa mitologia con tratti
neopagani (l'acqua del dio Po, una certa ritualità neoceltica) sia
stata sostituita con la valorizzazione delle radici cristiane della
cultura popolare: di quel popolo, concepito come grandi masse, che la
Lega ha inteso, e dopo il successo elettorale intende ancor più
rappresentare in contrapposizione al potere burocratico e centralistico
della (ex) "Roma ladrona" e a quello della grande industria. Un popolo
di agricoltori e di piccole e piccolissime imprese che nel Nord ha un
vasto radicamento sociale e che è sensibile alle nuove parole d'ordine
della Lega: federalismo fiscale (meno tasse), più sicurezza, lotta
all'immigrazione clandestina e regolamentazione di quella regolare, più
attenzione per la cultura locale (anche a scuola), minor peso delle
procedure e degli apparati burocratici.
In questa tendenza post-movimentista e neoistituzionalista della Lega
Nord (ben riconoscibile nell'azione del ministro Roberto Maroni) si
nota anche una certa affinità con le posizioni che stanno emergendo -
per esempio in Gran Bretagna, ma anche in altri Paesi europei -
all'interno dei partiti conservatori, alla ricerca di nuove risposte
alla crisi del welfare State e del riformismo di tradizione
socialdemocratica.