RIFORMA DEL II° CICLO : NEWS DI SETTEMBRE
Data: Lunedì, 06 settembre 2004 ore 16:54:04 CEST
Argomento: Redazione


RUBRICA INFORMATIVA

Istruzione, Istruzione professionale, Centri di formazione regionali, Mondo del lavoro .

 

Il giorno 03/09/2004 si è svolto presso il MIUR un incontro tecnico fra ...............

Si riporta di seguito l'articolo  pubblicato sul sito  ANP dal titolo :

Obbligo formativo,
alternanza scuola-lavoro,
educazione degli adulti


Esito dell'incontro al MIUR

Si è svolto ieri presso il MIUR un incontro tecnico fra i rappresentanti delle confederazioni sindacali e il Capo dipartimento del MIUR (insieme ai direttori generali Nardiello e Criscuoli) sullo stato di attuazione dell'accordo quadro sulla certificazione e il riconoscimento dei crediti e dei passaggio relativi all'assolvimento dell'obbligo formativo ex Legge n. 144/1999, nonchè sulle iniziative per l'alternanza scuola lavoro e l'educazione degli adulti per l'a.s. 2004/2005.

OBBLIGO FORMATIVO
Come si sa, per quanto riguarda l'obbligo scolastico, l'obbligo formativo ed il diritto/dovere all'istruzione e alla formazione siamo in presenza di una situazione alquanto confusa, in quanto:

  • la legge n. 53/2003 ha abrogato l'obbligo scolastico, mentre è rimasto in vigore l'obbligo formativo;
  • la stessa legge ha istituito il diritto/dovere all'istruzione e alla formazione, che però non è ancora in vigore, poiché non si è ancora concluso l'iter del relativo decreto legislativo;
  • per risolvere in qualche modo il problema è partita, dall'a.s. 2002/03, una sperimentazione che ha riguardato solo sei regioni; questa prima sperimentazione giunge quest'anno a conclusione, essendo arrivata al terzo anno;
  • dall'a.s 2003/04 la sperimentazione è stata ridefinita sulla base dell'Accordo Quadro stabilito in sede di Conferenza Unificata il 19 giugno 2003; la sperimentazione è quindi partita in quasi tutte le regioni e quest'anno dovrebbe partire in tutte, coinvolgendo circa 40.000 alunni.

Fermo restando che solo con l'emanazione del decreto legislativo sul diritto/dovere e - soprattutto - con la ridefinizione del secondo ciclo di istruzione si potrà arrivare a una soluzione definitiva della questione, c'è la necessità impellente di stabilire le modalità giuridico/operative per la conclusione della sperimentazione, dato che a conclusione del corrente anno scolastico, come detto, gli alunni delle prime sei Regioni arriveranno a sostenere l'esame finale dei corsi sperimentali.
Il MIUR ha quindi predisposto alcuni modelli di certificazione, che ha già inviato alla Conferenza Unificata per stringere i tempi, ma che sono ancora soggetti a possibili modifiche, in relazione anche al parere che la Conferenza esprimerà in merito. I modelli, presentati nel corso della riunione di ieri riguardano:

  • l'attestato di qualifica professionale; l'attestato è finalizzato alla spendibilità a livello nazionale della qualifica ed è conforme alla normativa europea;
  • la certificazione per il passaggio dai centri di formazione professionale regionale alle classi intermedie dell'istruzione statale;
  • l'ammissione degli alunni provenienti dalla formazione professionale agli esami di qualifica dell'istruzione professionale ed artistica statale.

E' stata inoltre presentata una bozza di ordinanza ministeriale che modifica - conseguentemente -l'O.M. n.90 del 21/05/2001 sugli scrutini ed esami nelle scuole statali.
I modelli e la bozza di ordinanza sono predisposti sulla base della normativa oggi vigente, la Legge-quadro per la Formazione Professionale (
legge n. 845/78), l'art. 68 della legge n. 144/1999 e il D.P.R. n. 257/2000, che detta norme di applicazione del citato art. 68.
Essi sono quindi soggetti a limiti ben precisi: i corsi sperimentali si concludono con l'acquisizione di una qualifica della formazione professionale e solo tramite un passaggio alle classi intermedie o il superamento dell'esame di qualifica gli alunni che hanno seguito i corsi possono conseguire un titolo statale. Nei passaggi e all'esame di qualifica gli alunni - però - portano con sè i crediti formativi acquisiti nei percorsi sperimentali, soggetti a verifica e certificazione da parte delle istituzioni scolastiche statali.
Tra le osservazioni che abbiamo esposto nel corso della riunione come ANP/CIDA, abbiamo rilevato che la sperimentazione è troppo sbilanciata sul lato della formazione professionale (il percorso, come detto, si conclude con una qualifica di formazione professionale regionale) e se questo è comprensibile a normativa vigente, non deve assolutamente costituire un'ipoteca per la soluzione a regime, che deve prevedere - invece - un ruolo centrale per le istituzioni scolastiche autonome.
In tal senso, abbiamo molto apprezzato il ruolo attribuito alle scuole nella verifica e certificazione dei crediti formativi nei passaggi e nell'ammissione agli esami di qualifica statali, così come la possibilità di effettuare queste operazioni tramite reti di scuole. Abbiamo anche valutato positivamente il documento tecnico, predisposto ai sensi dell'art. 4 dell'Accordo Quadro sopra citato, relativo agli standard formativi minimi cui si devono attenere i percorsi sperimentali su tutto il territorio nazionale, al fine di rendere possibili il riconoscimento a livello nazionale dei crediti, delle certificazioni e dei titoli acquisiti nei percorsi sperimentali e anche nell'apprendistato; il documento, infatti, anche se alquanto generico, affronta per la prima volta il problema dei requisiti minimi che devono essere assicurati da qualsiasi percorso formativo su tutto il territorio nazionale.

EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
In attesa di una ridefinizione di tutta la materia da parte della Conferenza Unificata, sono stati predisposti gli atti per l'a.s. 2004/05:

  • le risorse sono aumentate di circa il 45% (13 milioni di euro);
  • le risorse sono state suddivise tra i CTP (10 milioni), scuole superiori per i corsi serali (3 milioni) e la formazione (1 milione);
  • verrà incrementata la collaborazione tra CTP e scuole superiori;
  • verrà data l'indicazione che i CTP debbono focalizzare la loro azione formativa sull'acquisizione delle competenze di base.

L'Amministrazione ha comunicato che il numero dei corsi e degli alunni frequentanti risulta in aumento. Come ANP/CIDA, abbiamo messo in evidenza che in sede di Conferenza Unificata andrebbe ridefinita l'intera impostazione dell'educazione degli adulti e dellìeducazione permanente, tenendo presente le nuove competenze delle regioni, degli enti locali e soprattutto delle scuole autonome, essendo ormai queste materie prerogativa di ogni scuola. Anche in questo caso andrebbero incoraggiata l'azione delle reti di scuole.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
I fondi disponibili ammontano a circa 10 milioni, che verranno assegnati al 95% agli USR, in rapporto al numero di alunni; le esperienze di alternanza scuola-lavoro saranno finalizzate all'innovazione metodologica e didattica; verrà favorita la diffusione in tutte le regioni del modello di impresa simulata, per il quale è possibile consultare il sito http://www.ifsitalia.net/.
Come ANP/CIDA, abbiamo sottolineato la valenza formativa delle esperienze di alternanza; a tal fine, abbiamo chiesto che vengano stabiliti degli standard formativi minimi e che le imprese siano scelte in base alla capacità di assicurarli.







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