Addio allo scrittore Frank McCourt, il figlio dei bassifondi
Data: Marted́, 21 luglio 2009 ore 15:22:08 CEST
Argomento: Rassegna stampa



Nato a New York, i genitori di McCourt, di origine irlandese, erano talmente poveri da dovere tornare nella loro terra d’origine, nella città di Limerick. Sopravvivere alla sua infanzia fu per lo scrittore un romanzo: il padre alcolizzato, la morte di tre fratelli, lui ammalato di tifo. «Peggio che la normale infanzia miserabile c’è la miserabile infanzia irlandese, e ancora peggio c’è l’infanzia cattolica irlandese», è l’incipit del libro. «Un’epica dei guai», definì il romanzo lo stesso autore, che è riuscito a trovare ironia e lirismo in un ambiente tanto degradato.

Il film diede ancora più visibilità alla storia e al libro, girato da Alan Parker con Emily Watson e Robert Carlyle. Dopo, McCourt scrisse «Tis»(«Che paese, l’America», Adelphi), che racconta del suo ritorno a New York nel 1940 e «Teacher Man» (Ehi, prof!, Adelphi). Scrisse anche un racconto per ragazzi: «Angela and the Baby Jesus» («Angela e Gesù Bambino», Adelphi), uscito negli Usa nel 2007 e poco dopo in Italia.Frank McCourt, i cui suggestivi racconti su un’infanzia prostrata dalla povertà hanno affascinato i lettori di tutto il mondo e fatto esplodere il genere “letteratura della sofferenza”, è scomparso all'età di 78 anni

Maggiore di sette fratelli, era nato a New York da immigrati irlandesi, dopo essere tornato, all’età di diciannove anni, nella città statunitense, dove lavorò come insegnante per circa trent'anni, McCourt vinse nel 1997 il Premio Pulitzer grazie al romanzo autobiografico Le ceneri di Angela, descrizione della sua dolorosa infanzia a Limerick.
Le ceneri di Angela, bestseller che fece esplodere il genere di racconti sulle infanzie difficili, si apre con la memorabile frase: “Peggio che la normale infanzia miserabile c’è la miserabile infanzia irlandese, e ancora peggio c’è l’infanzia cattolica irlandese”.
Nel libro, McCourt racconta di quando indossava vestiti stracciati e lottava contro una salute precaria, dei suoi genitori assenti e di insegnanti poco comprensivi. Sullo sfondo, la Chiesa Cattolica sempre presente nei lanes, i bassifondi di Limerick, negli anni ’30 e ’40. Tre dei suoi fratelli morirono da bambini; lui lottò contro il tifo e, per sopravvivere, commise anche piccoli crimini. Durante un’intervista dichiarò di aver aspettato i sessant’anni per cominciare a scrivere perchè gli ci volle molto tempo per vincere i demoni dell’infanzia. Disse: “Dovevo liberare il mio corpo dalla rabbia prima di poter cominciare a scrivere”.

Ironia della sorte, il romanzo finì per portargli fama e ricchezza. Gli permise di comperarsi una lussuosa villa nel Connecticut, dove aveva come vicini di casa Dustin Hoffman e Arthur Miller. Il regista Alan Parker nel 1999 diresse la versione cinematografica di Le ceneri di Angela, con Robert Carlyle ed Emily Watson nella parte dei protagonisti.

McCourt fece seguire quel libro da altri due romanzi autobiografici: Che paese, l’America, del 1999 ed Ehi, prof! del 2005, che descrivono la sua vita a New York.

Ma il ritratto che fece dell’Irlanda della sua infanzia, descritta come “un posto terribile e arretrato”, scatenò l’ira della critica nel suo paese natale.
Qualcuno lo accusò di aver esagerato nel descrivere le sue condizioni, ma lui negò fermamente e in un'occasione dichiarò all’Observer: “Cosa posso dire, eccetto che tutto questo è accaduto?”
Una volta, mentre si trovava in un negozio di Limerick per degli autografi, un cliente furibondo lo affrontò strappando una copia di Le ceneri di Angela e dicendo: “Lei è una disgrazia per l’Irlanda, per la Chiesa e per sua madre!”.

A prescindere dalle controversie, i libri di McCourt vendettero oltre dieci milioni di copie soltanto negli Stati Uniti. Carolyn Reidy, presidente della Simon & Schuster, la casa editrice di McCourt, ha dichiarato: “É stato un privilegio per noi pubblicare i suoi libri, che hanno toccato e continueranno a toccare milioni di lettori in una miriade di modi positivi e significativi”.

È stato Malachy McCourt, anche lui scrittore di successo, ad annunciare la morte del fratello. Frank McCourt lottò per diverso tempo contro la meningite, ma recentemente gli era stato diagnosticato un melanoma metastatico, una grave forma di cancro alla pelle. Si sottopose di conseguenza a cicli di chemioterapia. Ebbe una ricaduta durante una crociera nel Pacifico e fu ricoverato in un ospedale di Tahiti, prima di tornare nella sua casa di New York. Reduce da due divorzi, McCourt ha lasciato la sua terza moglie, Ellen Frey, una figlia e tre nipoti.





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