Si avvia la sperimentazione della riforma degli istituti tecnici
Data: Giovedì, 16 luglio 2009 ore 07:57:25 CEST
Argomento: Ufficio Scolastico Provinciale



MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA
Sede: Via Praga,29 – 90146 Palermo – Tel. 091 6708216 – fax 091 6708387
direzione-sicilia-ufficio-staff@istruzione.it


Palermo, 3.07.2009
Prot. A00DRSI 14670

Ai Dirigenti Scolastici
Istituti Tecnici statali e Paritari
Regione Sicilia

Ai Dirigenti USP Regione Sicilia
Loro Sedi

All’Assessore alla Pubblica Istruzione e al Lavoro e Formazione
Regione Sicilia

Al Dott. Ivan Lo Bello
Presidente di Confindustria Sicilia
Palermo

Ai Dirigenti Tecnici Regione Sicilia
Loro Sedi


Oggetto: Piano regionale per l’innovazione dell’Istruzione Tecnica

Con l’inizio dell’anno scolastico 2009/2010, la Regione Sicilia è chiamata assieme alle regioni Lombardia, Veneto, Lazio, Puglia, ad avviare la fase sperimentale d’inizio della riforma degli istituti tecnici.

Lo schema di Regolamento recante norme relative al riordino dell’istruzione Tecnica, ai sensi della legge 133/08, prevede esplicitamente la caratterizzazione di una nuova identità degli istituti.

I percorsi formativi dei nuovi Istituti tecnici per il settore economico e per il settore tecnologico, con particolare riferimento allo specifico profilo educativo, culturale e professionale, sono da strutturarsi per la realizzazione di competenze specifiche di settore, di esperienze operative qualificanti con espresso e puntuale riferimento al Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), attraverso la funzionale organizzazione del Collegio dei Docenti in Dipartimenti per il supporto alla didattica ed alla progettazione di percorsi formativi di riferimento.

A tale scopo è opportuno indicare di seguito le aree organizzative di lavoro individuate da condurre secondo la metodologia della ricerca-azione:

A. Strutturazione del Collegio Docenti in Dipartimenti per:
- attivare nuove ed organiche modalità di progettazione educativa
- promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi generali e specifici;
- favorire la diffusione delle metodologie più efficaci a migliorare i risultati di apprendimento degli studenti, in particolare attraverso l’utilizzo sistematico e diffuso di pratiche laboratoriali in tutte le discipline e mediante l’alternanza scuola-lavoro;
- avviare interventi sistematici di aggiornamento anche in rete, di tutto il personale della scuola Dirigente, Docente e ATA.
B. Raccolta di proposte per articolare le aree di indirizzo negli ampi spazi di flessibilità previsti per il futuro assetto dell’Istruzione Tecnica in base alle specifiche esigenze del territorio, del mondo produttivo e delle professioni in accordo con le indicazioni del Tavolo di Coordinamento Regionale;
C. Progettazione e attuazione di percorsi di ricerca-azione che consentano di:
- passare da una prassi didattica basata su programmi, configurati come elenco di contenuti, allo sviluppo di competenze certificabili e spendibili nel mercato del lavoro, come richiesto dall’Unione Europea;
- strutturare gli esiti degli apprendimenti attesi dagli allievi a conclusione del percorso di studio in conoscenze, abilità, competenze;
- avviare, nel contesto del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, la progettazione didattica per competenze e sostenere il percorso verso la loro formale certificazione.

Gli Istituti Scolastici della Sicilia di Istruzione Tecnica potranno aderire al Piano di Innovazione.
La comunicazione di adesione dovrà essere formalizzata mediante delibera degli OO. CC. competenti (Collegio Docenti, per gli aspetti tecnico - didattici, e Consiglio di Istituto per la dimensione istituzionale complessiva) e comunicata dal Dirigente Scolastico, all’Ufficio Scolastico Regionale entro il 10.09.2009
Le scuole che aderiranno alla fase di sperimentazione, svilupperanno la collaborazione in rete sia regionale che provinciale, secondo modalità che verranno successivamente concordate e comunicate dal gruppo di coordinamento regionale (Delivery Unit regionale).
Altresì appare opportuno avviare un rapporto organico fra il momento specificamente didattico - educativo dell’attività scolastica e il mondo del lavoro, attraverso la costituzione di un Comitato Tecnico - Scientifico Paritetico Scuola – Lavoro coordinato con gli indirizzi di sviluppo politico sociale regionale e la piena partecipazione del mondo imprenditoriale.
,

F.to Il Direttore Generale
Guido Di Stefano


RG






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-16497.html