FINALMENTE UN PASSO AVANTI SERIO PER GLI ESAMI DI STATO
Data: Sabato, 11 aprile 2009 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Opinioni


Finalmente un passo avanti serio
 per gli Esami di Stato

di Stefania Fabris,  ReteScuole 10.4.2009
 Finalmente è stata pubblicata l'Ordinanza ministeriale per gli Esami di Stato della scuola secondaria: un passo avanti verso il recupero di serietà nella valutazione e nella considerazione complessiva dell'impegno quotidiano dei ragazzi e dei loro insegnanti. In queste ore di lutto nazionale e di ansia rispetto alla necessità di riconoscerci come cittadini di un paese civile e responsabile, è evidente a tutti quanto la scuola sia al centro, nell'emergenza e, soprattutto, nella prospettiva di un futuro immediato da ricostruire sulla base di fondamenta diverse.
 In sintesi, l'Ordinanza ministeriale, ancorchè tardiva e, per certi versi, incompleta, chiarisce che l'ammissione dei candidati agli Esami di Stato è una valutazione collegiale da parte dei docenti del Consiglio di classe in quanto valutazione complessiva, ma sulla base di tutte le specifiche valutazioni disciplinari del curricolo. Tale valutazione deve essere positiva, cioè in ciascuna materia lo studente deve avere recuperato eventuali lacune pregresse e deve aver comunque conseguito nell'ultimo anno risultati positivi di miglioramento rispetto ad ulteriori difficoltà emerse nel primo quadrimestre ( nessuna insufficienza grave derivante dall'aver gettato la spugna evidentemente è ammissibile ) e complessivamente sufficiente, nel senso che un'eventuale carenza di attitudine e di impegno in una disciplina deve essere compensata da maggiore impegno e attitudine evidenziati in un'altra ( un 4 non è ammissibile, mentre un 5 se c'è un 7 sì). Sui contenuti disciplinari e sulle competenze generali e specifiche, infatti, i candidati saranno valutati all'Esame anche da docenti esterni sulla base di prove miste, in parte nazionali e in parte approntate dalla commissione, relative a programmi di studio pubblici, sebbene da tempo non più del tutto omogenei. In questo senso l'Ordinanza ribadisce l'orientamento impresso dalla legge di riforma di Fioroni del gennaio 2007 e fa piazza pulita rispetto ai vaneggiamenti relativi a calcoli aritmetici del tutto improbabili e "drogati" dalla presenza del voto di condotta, di cui molto a sproposito si è discusso in quest'ultimo anno. L'Ordinanza chiarisce che IL VOTO DI CONDOTTA NON FA MEDIA, non entra NELLA VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA PREPARAZIONE DEL CANDIDATO AI FINI DI UN ESAME CHE E' INTESO A VALUTARNE APPUNTO LE COMPETENZE DISCIPLINARI e LA PREPARAZIONE COMPLESSIVA, graduata secondo un certo PUNTEGGIO che torna giustamente anch'esso ad essere rigorosamente PUBBLICO. La valutazione della condotta invece resta valorizzata, come è giusto che sia, nell'ambito esclusivo dell'attribuzione del credito scolastico secondo i criteri dell' impegno, della partecipazione, della disponibilità al dialogo educativo nell'ambito della comunità scolastica. Si tratta in concreto di attribuire eventualmente un punto in più nell'ambito della banda di oscillazione determinata dalla media aritmetica dei voti. Ferma restando una valutazione complessivamente positiva, che quindi esclude gioco-forza i casi drammatici di fallimento educativo ( ovvero i cosiddetti 5 in condotta, che,peraltro, il Ministero deve ancora ufficialmente regolamentare e che, al momento, sono stati provvisoriamente regolamentati dalle scuole in autonomia, in una condizione, quindi, di incerta legittimità), la valutazione del comportamento, espressione della maturazione e della personalità complessiva, resta tuttavia rigorosamente collegata al contesto educativo della specifica comunità scolastica. In sintesi: si premia il buon adattamento, ma si chiama in causa la responsabilità degli educatori, i quali peraltro educano in primis attraverso l'istruzione.
 Restiamo certamente in attesa del Regolamento sulla valutazione per rientrare in una condizione di legittimità rispetto ai casi gravi di dichiarato e irrimediabile insuccesso educativo, cioè i 5 in condotta che l'attuale Governo ha voluto formalizzare in modo diverso rispetto alla casistica già prevista dal precedente Governo nelle modifiche apportate allo Statuto degli Studenti e delle Studentesse. Un chiarimento doveroso è inoltre atteso rispetto alla valutazione di educazione fisica, materia obbligatoria del curricolo, a differenza di Religione cattolica che è e resta facoltativa.
 Ma soprattutto riteniamo urgente la questione dei candidati agli Esami di Stato di terza media, rispetto ai quali la precedente Ordinanza ministeriale risulta fortemente incoerente e decisamente iniqua.
 Speriamo che la stampa, in particolare oltre al Corriere, soprattutto la Repubblica contribuiscano responsabilmente nei prossimi giorni ad informare i ragazzi e le famiglie in modo corretto e tempestivo. Bisognerebbe che, ad esempio, una firma importante sull'informazione scolastica come Salvo Intravaia non si limitasse a far sparire il  suo articolo sugli esami di Stato (dove diceva che si poteva essere ammessi anche con qualche 5 o addirittura qualche 4), ma procedesse quanto prima ad una esplicita e convinta rettifica.
 Bando ai gossip infondati e svianti sulla scuola. Anche questo fa parte dell'auspicato senso di responsabilità nei confronti dei nostri figli, sempre e ancor di più oggi.
 






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