Accompagnare i figli a scuola usando la propria autovettura
pur abitando a meno di un chilometro
dalla sede dell’istituto è una prassi consolidata a
Catania. Questa cattiva abitudine è stata confermata
da uno studio sulla mobilità urbana elaborato
dallo staff del Mobility Manager del Comune di Catania
in collaborazione con l’associazione onlus
«Spes».
La ricerca nasce dalla necessità di attuare in via
sperimentale anche a Catania il progetto "Piedibus".
Un’idea semplice, nata dieci anni fa nei paesi
scandinavi che prevede l’accompagnamento a
scuola a piedi di un gruppo di bambini. Nel corso
degli incontri propedeutici avuti con dirigenti scolastici
e famiglie è stato distribuito un questionario
per verificarne la fattiva disponibilità.Il formulario
è stato costruito in modo da permettere l’analisi
dei mezzi di trasporto usati, gli orari di uscita da
casa e di arrivo a scuola, della distanza scuola-abitazione
e in via generale delle abitudini e dei bisogni
delle famiglie.
Complessivamente sono stati distribuiti 518 questionari
e ne sono stati restituiti compilati 256.
Con riferimento all’intero
campione, ben 151 genitori
hanno dichiarato di accompagnare
i figli a scuola in
macchina, oppure in moto.
Quindi complessivamente il
58,9 per cento degli intervistati
usa mezzi privati, ma
solo il 38,6 per cento ha dichiarato
di abitare ad oltre 1
chilometro di distanza dalla
scuola. Mentre il 61,4 degli
intervistati abita nel raggio
di 1 chilometro dalla scuola
ed usa la macchina o la moto
per accompagnare i propri
figli a scuola. Circoscrivendo
poi l’analisi alle 116
famiglie che hanno aderito
al progetto, il 61,4 % è solito
accompagnare i figli a scuola
in auto (48,2%), oppure in
moto (13,8%). Mentre solo il
36,2 per cento dichiara di
abitare ad oltre 1 km dalla
scuola.
Per cercare di snellire il
traffico nelle zone dove sono
ubicate le scuole e venire
incontro alle famiglie
l’assessorato all’ Ambiente
farà partire nel prossimo anno scolastico il progetto
"Piedibus".
«Si tratta di una iniziativa divertente - spiega
l’assessore Orazio D’Antoni - che in virtù della sua
estrema visibilità consente di conseguire ottimi
risultati educativi attraverso un’esperienza pilota
dai forti contenuti simbolici e dimostrativi».
Il Piedibus parte da un capolinea e segue un percorso
prestabilito con un certo numero di "fermate"
alle quali raccoglie altri passeggeri. Come un vero
autobus di linea i ragazzi che formano la carovana
vengono accompagnati da due adulti : un "autista"
davanti ed un "controllore" dietro.
Catania è la prima città siciliana ad attuare questo
tipo di mobilità sostenibile. E’ notorio che il traffico
nella nostra città soprattutto nelle ore di punta
ed in prossimità delle scuole diventa sempre più
caotico ed indisciplinato. Proprio per questo il progetto
tra le sue finalità principali si prefigge la riduzione
degli automobili circolanti soprattutto in
prossimità delle scuole. E più in generale per migliorare
la qualità della vita della nostra città e costituisce
una preziosa opportunità di socializzazione
tra le famiglie. Un modo semplice e divertente
per promuovere la mobilità sostenibile ,la sensibilità
ecologica del bambino e della famiglia, migliorare
la viabilità , prevenire l’obesità infantile attraverso
l’educazione al movimento , favorire l’autonomia
dei bambini , permettere a quest’ultimi di
socializzare con nuovi amici e supportare le famiglie
nella gestione della quotidianità.
Tre le scuole pilota che hanno aderito al progetto.
Si tratta dei circoli didattici "Biscari", "Verga" e
"Rapisardi" tutte tre scelte perché rispondono a determinati criteri di
sicurezza (ad esempio marciapiedi ed attraversamenti sicuri) e ubicate nel
centro storico.
(da www.lasicilia.it)