GIARRE, EMIGRAZIONE DALLA COSTA IONICA IN MOSTRA
La storia è una di quelle discipline che si fa amare o odiare a seconda del metodo usato per insegnarla. Se certo si riduce a un’arida elencazione di fatti e date, la sua magia scompare per lasciare il posto a uno studio puramente mnemonico. Ma se la storia diventa ricerca sul campo, analisi dei documenti, indagine sulle vite umane, ecco che di colpo il passato si anima, diventa vita viva e palpitante di uomini di un tempo, che di colpo emergono dall’oblio. E proprio un lavoro meritorio di tal genere è stato compiuto dagli alunni del Liceo scientifico Leonardo di Giarre e del liceo classico Trimarchi di Santa Teresa Riva nell’arco di sei lunghi anni di faticoso studio sul panorama dell’emigrazione siciliana dalla costa ionica.
Il risultato sono oltre 60 storie documentate e centinaia di testimonianze oggi raccolte in un volume che è stato presentato qualche giorno fa proprio nell’aula magna del Liceo scientifico Leonardo dal titolo “L’emigrazione dalla costa ionica siciliana. Mostra fotografica e documentaria” alla presenza del sindaco di Giarre, Maria Teresa Sodano, dell’assessore alla cultura, Lina Lopatriello, dell’assessore provinciale alle politiche culturali, dott.ssa Serafina Perra, nonché di altri eminenti studiosi come il dott. Alberto Micalizzi, esperto di storia locale, e il prof. Marcello Saija, docente di Storia delle istituzioni politiche all’università di Messina. Nel libro sfilano immagini e testimonianze di un’emigrazione che si è fatta costante soprattutto a partire dalla seconda metà del Novecento, il tutto frutto di una capillare indagine effettuata con dedizione ed entusiasmo dagli studenti liceali presso le famiglie del territorio ionico, allo scopo di ricostruire, all’interno del processo storico generale, vicende personali, familiari e collettive.
Così ricordi che fino a quel momento erano rimasti in vecchie scatole di cartone sono emersi dall’oblio, hanno ricominciato a vivere e a narrare nuovamente storie di povertà e speranza, di amore per la famiglia e desiderio di migliorare la propria esistenza, alla rincorsa di un miraggio chiamato lavoro.
Perché davvero, come diceva il buon Manzoni, la storia di può definire una guerra illustre contro il tempo. E gli alunni dei due licei hanno vinto, con questo certosino lavoro condotto sotto la guida dei docenti del dipartimento di storia, la loro battaglia culturale: l’emigrazione dalla costa ionica oggi ha volti, nomi, storie che tra poco, grazie al sostegno dell’Assessorato provinciale e del comune di Giarre, potremo ammirare anche in un Museo delle migrazioni allestito presso il palazzo della Cultura.
Per ricordarci di quegli emigranti italiani che, tra pile di cartoni, valigie e animali, dopo 40 lunghi giorni di navigazione, raggiungevano Manhattan…
SILVANA LA PORTA