Uno degli aspetti positivi del
dimensionamento della rete scolastica nelle
secondarie di secondo grado di Catania e
provincia è senz’altro l’istituzione di circa
20 nuovi indirizzi. Si tratta di nuovi
segmenti che garantiranno agli studenti il
diritto allo studio e ridurranno il faticoso
fenomeno del pendolarismo. Infatti, una
cosa è avere una scuola nel paese di
residenza, altro è percorrere chilometri per
raggiungere l’istituto superiore scelto, con
gravi disagi per le famiglie degli studenti e
per gli stessi giovani che a causa del tempo
impiegato in pullman la mattina per
raggiungere la scuola e per il rientro,
devono dedicare un minor numero di ore
allo studio. Una iniziativa senza dubbio
valida è quella di istituire più indirizzi di
Media superiore nel quartiere Librino, che
ha 70.000 abitanti; istituto che dal
prossimo anno dipenderà dalla
"L.Mangano", ma che
presto avrà un numero
sufficiente di alunni (500)
per avere l’autonomia.
Diceva bene il segretario
provinciale dell’Uil scuola
prof. Sandro Zammataro
sostenendo che il suo
sindacato «è stato
favorevole ad un aumento
degli indirizzi di studio e
dei corsi negli istituti
superiori trasformando
sempre più scuole in
istituti polivalenti per
avvicinare la scuola
all’utenza e ridurre così il
pendolarismo». «Propongo
- ha sostenuto Zammataro - di istituire
nuovi istituti superiori se si dovessero
accorpare scuole di base
sottodimensionate". E’ contrario, invece,
alla soppressione del circolo didattico di
Gravina e dell’istituto comprensivo
"Giovanni XXIII" di Paternò poiché, a suo
avviso, "dai dati numerici degli alunni risulta
che con un’equa ridistribuzione sarebbe
possibile non sopprimere alcuna istituzione
scolastica". Certo, qualche caso dovrà
essere rivisto, come per esempio l’istituto
comprensivo "Marconi" di Paternò; risolvere
la questione dell’istituto alberghiero
assegnato a Randazzo, ma
in un primo momento
promesso a Maniace per
cui vi è in atto una
polemica persino fra i
sindaci dei due centri.
Il prof. Franco Tomasello,
segretario provinciale della
FLC- Cgil sostiene di essere
stato sempre favorevole
alla media superiore a
Librino e dice di
apprezzare l’iniziativa
dell’assessore Leanza per il
"tavolo" di dimensione
scolastica a Catania. "Ciò
significa - rileva - che il
problema esiste, cioè che il
servizio territoriale di Catania, così com’è
congegnato, non risponde ai criteri di
efficacia ed efficienza. Scuole
sovradimensionate, scuole in affitto, aule
ricavate in garage ed in appartamenti sono
sintomo di un grave problema".
Comunque, l’on. Leanza ha assicurato che
agli aggiustamenti anche se di lieve entità
di quest’anno farà seguire un piano
completo di dimensionamento da
concretarsi nell’anno scolastico 2008-2009.
Leanza, inoltre, si è impegnato a mettere in
sicurezze tutti gli istituti entro tre anni.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)