Per un piccolo Comune come Aci Bonaccorsi,
che conta poco più di 2.700 anime,
ha destato molto interesse la notizia secondo
la quale sarà istituita, con l’inizio
del nuovo anno scolastico, una sezione
staccata del liceo scientifico «Archimede»
di Acireale.
Un intervento che rappresenta per tutta
la comunità bonaccorsese, ma anche
per i Comuni limitrofi (Aci Sant’Antonio,
Viagrande e Valverde), una grande
conquista. Basta considerare che quotidianamente
dai Comuni pedemontani
si registra un esodo di studenti verso
Acireale o Catania, dove hanno sede gli
istituti di scuola media superiore.
Ebbene, la Provincia è venuta incontro,
con misure concrete, al disagio di tanti
alunni e delle famiglie che dal prossimo
anno scolastico, per quanto riguarda la
frequenza dello scientifico (almeno per
ora), non saranno più costretti a snervanti
andirivieni nel caotico traffico delle
due città o ai viaggi in pullman stracolmi
e disagevoli.
Il sindaco, Vito Di Mauro, ha voluto
ringraziare per questa «lodevole iniziativa
» il presidente della Provincia, Raffaele
Lombardo, l’assessore provinciale alla
Pubblica istruzione, Margherita Ferro, e
l’assessore regionale Lino Leanza, i quali
«con determinazione stanno portando
avanti un disegno strategico fatto sì di
decentramento ma anche di investimenti
per le strutture scolastiche che si vogliono
sicure e funzionali».
Insomma, la Provincia ha scelto di
mettere la scuola tra le sue priorità. Gli
investimenti di questi anni, e questo
stesso intervento, dimostrano che alle
parole sono seguiti i fatti.
La sezione distaccata sarà presumibilmente
sistemata in locali attigui (ovviamente
adeguatamente adattati) al
plesso che ospita la scuola media, in via
Lavina. Sarà dotata di cinque aule con laboratorio
e spazi per le attività ricreative.
«Tale intervento è una risposta alla
difficoltà reale - ha evidenziato il primo
cittadino - determinata dall’aumento
della popolazione scolastica e, nello stesso
tempo, rappresenta un primo forte
contributo per il futuro».
Nei piccoli Comuni non c’è nulla oltre
alla scuola dell’obbligo. Chi vuole continuare
gli studi è costretto ad affrontare
costi aggiuntivi e i disagi del traffico.
CARMELO DI MAURO (da
www.lasicilia.it)