Palermo
29/08/2002 h.17.57.52 . Apertura delle scuole «flessibile», senza una data unica
obbligatoria per tutti ma in giornate diverse da istituto a istituto secondo le
decisioni che i presidi prenderanno nella loro autonomia: è questa la soluzione
verso cui ci si avvia in Sicilia dopo le polemiche e il coro di disapprovazione
suscitati dal decreto dell'assessore regionale all Pubblica istruzione Fabio
Granata, che aveva rinviato dal 17 al 30 settembre l'inizio dell'anno scolastico
nell'Isola. La giunta di governo ha infatti deciso oggi di dare mandato al suo
presidente, Salvatore Cuffaro, al vicepresidente, Giuseppe Castiglione, e allo
stesso Granata, di incontrare martedì prossimo i provveditori agli studi di
tutta la regione, per definire un calendario che tenga conto delle esigenze
delle singole realtà locali. Soddisfatto Castiglione, capo della delegazione di
Forza Italia nel governo regionale: «La decisione della giunta di oggi dimostra
che le motivazioni poste da Forza Italia nel contestare il decreto di Granata,
che posticipava l'apertura al 30 settembre, erano valide», ha affermato. Il
parziale dietrofront è il risultato di una mediazione pilotata dal presidente
Cuffaro, per chiudere lo tra Alleanza nazionale, il partito di Granata e che sin
dall'inizio ha sostenuto il provvedimento del proprio assessore, e Forza Italia,
che invece a gran voce premeva perchè il rinvio dell'inizio delle lezioni fosse
rivisto. Granata, comunque, non intende parlare di sconfitta: «Il decreto resta
in piedi. E per quanto riguarda la flessibilità nell'avvio dell'anno scolastico,
era già prevista dalla normativa vigente», afferma l'assessore.