
Nuova terminologia per indicare le persone disabili
Data: Lunedì, 11 novembre 2024 ore 08:00:00 CET Argomento: Redazione
Il Ministero della
Disabilità ha aggiornato la terminologia alla quale occorrerà
conformarsi
nella comunicazione e nell’attività amministrativa nel rispetto
dei
diritti e della dignità delle persone con disabilità.
Nella
nota inviata dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio di gabinetto del
Ministero della
disabilità sono indicate le nuove espressioni da utilizzare per
indicare le
persone disabili.
Al termine “handicappato” che metteva in
evidenza
il difetto e l’ostacolo, nel tempo è stato sostituito con “soggetto in
situazione di handicaps” , poi ancora “soggetto
diversamente abile,
diversabile, disabile” , tentando di dare valenza e attenzione alla
persona
e alla diversità nelle manifestazioni di abilità.
Nell’art.4
del decreto
legislativo 62/2024 sono indicate le
diciture da usare :
“persona
con disabilita”
oppure
in “condizione di disabilità” e poi ancora “persona con
necessità di
sostegno “ e, a seconda della gravità, si adoperano i termini: elevato- molto elevato – intensivo.
Viene
ancora una volta messo
in evidenza il concetto e l’espressione “persona” che, come recita, la
Costituzione, è soggetto attivo della Comunità, portatore di dignità
umana, di
diritti e di doveri.
La centralità dello
studente, valore guida della comunità scolastica, dovrà trovare
adeguato spazio
e rinforzo nella società e nella comunità cittadina.
A
scuola il buon preside
Capodanno, che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla “scuola
per
tutti” e all’integrazione dei disabili ci ha consegnato un’espressione
carica
di umanità e di attenzione pedagogica. Gli
alunni che allora venivano definiti
“handicappati” li indicava, senza etichette, e con saggezza e
amorevolezza educativa:
“alunni bisognosi di particolari attenzione”.
La
società di oggi è
chiamata ad essere protagonista di un cambio di passo epocale, perché
oltre ad
una terminologia rispettosa dei diritti e della dignità delle persone
con
disabilità, occorre superare e contrastare le manifestazioni che
oscillano tra
pietismo ed eroismo, e guardare alle abilità delle persone, non a
quella che,
al massimo, possiamo considerare una loro caratteristica.
Giuseppe
Adernò
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