30 anni fa la tragedia del piccolo Nicholas e il grande dono. Il sorriso di Nicholas Green. CONCORSO Donarte 2024 a Messina – Visita dei coniugi Green.
Data: Venerdì, 27 settembre 2024 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
“Un
popolo che perde la memoria del passato non ha futuro”. Sono
trascorsi 30
anni dal tragico incidente che colpì Nicholas Green, il bimbo americano
ucciso
mentre era in vacanza in Italia lungo l’autostrada Salerno Reggio
Calabria.
L’auto sulla quale viaggiavano era diretta in Sicilia ed è stata
scambiata per
quella di un porta valori e nel corso del tragitto è stata bersaglio di
sparatoria che ha costretto Mister Green a correre verso l’ospedale di
Messina,
vedendo il suo piccolo colpito nel sonno.
La
spontanea risposta degli affranti genitori ai medici dell’ospedale di
Messina che
comunicavano la morte cerebrale del piccolo: “trapiantate i
suoi organi”, ha commosso l’Italia e ha determinato
un vero effetto Nicholas che ha
segnato un forte sviluppo alla diffusione della cultura della donazione
degli
organi.
I
genitori del piccolo Nicholas, che torneranno a Messina il 29
settembre, hanno dato
una lezione di civiltà al mondo intero autorizzando l’espianto di ben
sette
organi che hanno dato vita a sette giovani italiani di Messina,
Siracusa, Bari,
Roma, i quali hanno beneficiato degli organi del piccolo Nicholas ed
hanno così
continuato a svolgere una vita normale. I suoi organi sarebbero rimasti
inerti
e inattivi e invece hanno continuato a vivere e durare nel tempo.
Il
suo piccolo cuore di bambino buono e bello ha pulsato ancora per altri
23 anni restituendo
una vita normale ad Andrea Mongiardo è morto a 37 anni, nel
2016.
Gli
altri sei organi sono ancora oggi vivi nei trapiantati ed una di
queste, Maria
Pia Pedalà, è diventata mamma ed ha dato al figlio, nato dopo il
trapianto,
il nome di “Nicholas”.
Nel corso di questi 30 anni a
Nicholas sono state intitolate aule, teatri, vie, scuole, fondazioni,
sono
stati banditi concorsi regionali e provinciali per stimolare tra gli
studenti
l’attenzione alla cultura della donazione degli organi e dei tessuti,
grazie
alla cooperazione dei volontari dell’Aido.
Nelle
scuole si rinnova ogni anno il Concorso “Nicholas Green” e grazie alla
sensibilità dei docenti, tanti ragazzi prendono conoscenza e coscienza
del
problema della donazione del sangue e degli organi.
L’Università
di Messina, con il coordinamento della prof.ssa Anna Teresa Mazzeo,
da
alcuni anni promuove un convegno internazionale con la partecipazione
di
studiosi degli USA, Cina, India, Ghana, Brasile, Regno Unito, Spagna,
Svizzera,
e con il concorso “Donarte 2024” pittori, scultori, fotografi,
poeti,
sono invitati a comunicare in modo creativo la cultura della donazione.
In
occasione del 25° anniversario, la pittrice
Anna Bonomo, catanese
residente a Milano, ha donato
al reparto
di rianimazione del Policlinico di Messina, intitolato a Nicholas, il
dipinto che
raffigura un bimbo sorridente con sullo
sfondo la Madonnina del porto, quasi per dare forza e coraggio a tutti
i
pazienti del reparto nel difficile e delicato momento per la loro
salute.
Giuseppe
Adernò
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