LE NUOVE LINEE GUIDA DELL’EDUCAZIONE CIVICA. In preparazione il Festival dell’Educazione Civica (ottobre 2025)
Data: Domenica, 01 settembre 2024 ore 17:00:00 CEST Argomento: Redazione
“Il
problema
dell’educazione dei giovani alle virtù civiche e alla democrazia”,
tema del
36° convegno dell’UCIIM, celebrato al Castello Ursino di Catania nel
febbraio
del 1957, dal quale poi è scaturito nel 1958, a firma di Aldo Moro il
DPR 585,
che ha introdotto nella scuola italiana l’insegnamento dell’Educazione
Civica,
ritorna quest’anno ancor più attuale e cogente, anche alla luce delle
nuove “Linee
Guida” proposte dal Ministero in sostituzione del D.M. 22 giugno 2020
n.35 .
“L’Educazione civica non può essere
considerata solo comune una disciplina, in quanto, attraverso
apprendimenti
formali, non formali e informali, permette lo sviluppo della
cittadinanza,
della responsabilità e dell’etica pubblica, fondate sui valori
condivisi”. È
quanto ha scritto il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione nel “Parere” del 28 agosto 2024 con
alcune
proposte correttive del documento elaborato dal Ministero.
In
esso vengono ribaditi i
principi dell’autonomia organizzativa e didattica di ciascuna
Istituzione scolastica
e le “Linee Guida” costituiscono un binario di operatività attuativa
dei nuclei
portanti già indicati nella Legge 92 del 2019 che ha reintrodotto
l’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica: 1 Costituzione,
diritto, legalità e solidarietà; 2 Sviluppo sostenibile, educazione
ambientale,
conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio; 3 cittadinanza
digitale.
L’aver conservato il
titolo di “Educazione” nella nomenclatura delle discipline scolastiche,
che nel
corso degli anni hanno cambiato formulazione, qualifica ancor più la
trasversalità didattica dell’Educazione Civica, che indirizza gli
insegnamenti
disciplinari alla centralità della persona umana come soggetto
fondamentale
della Storia, dello
studente, soggetto attivo e protagonista
nel processo di apprendimento, orientato alla valorizzazione dei
talenti e sulla
scia della cultura del rispetto modificare i comportamenti, intesi come
modifica del modo di pensare, di sentire e di agire.
La
riformulazione
terminologica dei nuclei concettuali non appare necessaria e vengono
ribaditi
gli ambiti di azione per lo sviluppo economico e di sostenibilità che
comprende
anche l’educazione finanziaria e assicurativa, la tutela del territorio
e della
Patria , la cittadinanza digitale, che chiama in causa anche le
famiglie nell’uso
consapevole e critico degli strumenti informatici.
Si
evidenzia che tra gli
obiettivi elencati manca l’espressione di “Educazione alla Pace”,
segno
concreto del senso civico, della cooperazione sociale e prospettiva di
futuro.
La scuola di oggi, convocata dalla storia, ha il dovere di rispondere
attraverso mirati interventi educativi sul tema della Pace, valore
primario
della società e opportunità formativa per “restituire il futuro
rubato alle
giovani generazioni”.
Nel
testo del Consiglio
Superiore vengono maggiormente evidenziati alcuni obiettivi e relative
competenze
da far acquisire agli studenti e tra questi: riconoscere e
contrastare forme
di violenza e bullismo presenti nella comunità scolastica; aiutare
l’altro per
favorire la collaborazione tra pari e l’inclusione di tutti; conoscere,
la sede,
gli organi e i servizi principali del Comune; conoscere la storia della
comunità locale, nazionale, europea a partire dalle bandiere e dagli
inni.
Il
documento del Consiglio
Superiore suggerisce: la nomina della Consulta dei diritti e dei doveri
del bambino
e dell’adolescente digitale; la costituzione dell’Albo delle buone
pratiche di
Educazione Civica e l’indizione annuale di un concorso nazionale per la
valorizzazione delle migliori esperienze in materia di Educazione
Civica.
Alla
luce di quanto
indicato, l’Associazione CCdR - Consigli Comunali dei Ragazzi in
collaborazione con altre associazioni ed Enti Statali e Comunali ha
proposto
per la seconda decade ottobre 2025 lo svolgimento del “Festival
dell’Educazione civica” allo scopo di socializzare le buone
pratiche di
didattica applicata nell’insegnamento trasversale dell’Educazione
Civica nelle
diverse scuole di ogni ordine e grado,
Sono
invitati a presentare
la candidatura le Scuole e i Docenti titolari, di ruolo, di sostegno; i
docenti
Referenti: di Educazione Civica, dei progetti di legalità, di ecologia,
ambiente e sviluppo sostenibile e di cittadinanza digitale e presentare
i
progetti realizzati entro la data del 30 aprile 2025.
Seguirà
formale bando e, come
già lo scorso anno, alcuni docenti potranno presentare la candidatura
per
conseguire il titolo di “Ambasciatore dell’Educazione Civica”.
Giuseppe
Adernò
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