L’I.C. “F. De Roberto” di Catania promuove la bellezza della legalità
Data: Mercoledì, 29 maggio 2024 ore 16:41:15 CEST Argomento: Rassegna stampa
CATANIA – Dal 20 al 24
maggio l’intera
scuola è stata coinvolta in iniziative
mirate alla riflessione collettiva sul concetto
di legalità.
L’evento è stato organizzato dalla referente alla legalità, la docente
Agata Catania, con la collaborazione di tutti gli insegnanti e
degli alunni
del Consiglio Comunale delle Ragazze dei Ragazzi, guidati
dalle docenti Ilenia Rigliaco e Francesca Tinè. Durante la
settimana si è lavorato su diverse tematiche: bullismo e cyberbullismo,
memoria
delle vittime di mafia e l’attuazione quotidiana di pratiche di
legalità e cura
della scuola e del quartiere.
La Dirigente
Cinzia
Giuffrida ha sintetizzato il fulcro di queste giornate con le
seguenti
parole: “Ogni iniziativa deve innanzitutto rendere concreta
e
vicina alla vita dei ragazzi il concetto di legalità, orientando
l’azione
didattica ed educativa sempre più verso l’idea di democrazia
partecipativa. La legalità è una scelta, ma per poterla attuare
bisogna
sapere distinguere ed individuare i vantaggi di questa scelta, la sua
intrinseca bellezza.”
Incontro
“Tutti in rete,
ma il pescatore chi è?”
Martedì 21
maggio,
nei locali della palestra del plesso di via Sabato Martelli Castaldi,
dalle 9:00 alle 11:00, si è tenuto l’incontro “Tutti in
rete, ma
il pescatore chi è?” con la partecipazione del dottor Marcello
La
Bella, dirigente del Compartimento di Polizia Postale della
Sicilia
Orientale. L’incontro è stato rivolto agli studenti ed alle
studentesse
delle classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado, alle quinte
classi
della Scuola Primaria ed al Consiglio comunale delle Ragazze e dei
Ragazzi.
Vista l’importanza dell’incontro sono stati invitati a partecipare
i/le rappresentanti
dei genitori delle classi coinvolte, i/le rappresentanti
di
Istituto ed i/le docenti fuori servizio. In modo
concreto
sono stati scandagliati i pericoli della rete e le tecniche usate per
adescare
e catturare le giovani prede.
Il
relatore ha affrontato
un tema così complesso e delicato con un linguaggio semplice e
coinvolgente,
facendo capire come la “RETE” costituisca un mondo reale più che
digitale, in
cui ogni nostro dato, una volta immesso, diventa adespota, perché si
perde la
sua disponibilità, con il rischio anche di soggiacere a ricatti e
difficoltà
nella limitazione della sua diffusione e nella cancellazione stessa.
In
tal senso hanno giovato
gli esempi pratici portati all’attenzione dei più giovani, ed ancor di
più i
consigli su come reagire al meglio in tali situazioni, ad esempio con
la
possibilità di ricorrere all’app YouPol per la
segnalazione di
casi, anche in forma anonima; ed in ogni caso sottolineando sempre
l’importanza
del confronto tra i ragazzi con genitori e insegnanti. L’evento
è stato promosso dalla Commissione per la Tutela dei Giovani e Protezione
dei Minori a Catania del Rotary Club Catania.
Sono
intervenuti
l’avv. Laura Bonaccorso – Vicepresidente della
Commissione e Presidente Incoming del RC Catania, Michele
Placido
Pennisi del Rotaract Catania Ovest, anch’egli membro dalla
Commissione, Antonio Signorello del RC Catania e Roberto
Salmeri Presidente Incoming del RC Catania Est.
Giornata
per la Legalità –
23 maggio
Il
23 maggio, in occasione
della Giornata per la Legalità e nell’ambito del “Progetto Legalità”
dell’Istituto, gli alunni e gli studenti sono stati coinvolti in
attività
laboratoriali e cooperative: lettura ed approfondimento di storie e
di testimonianze antimafia, ritratti, fumetti, drammatizzazioni, poesie
e canti a tema legalità, “Pensa” di Fabrizio Moro, “Cento passi”
dei
Moderna City Ramblers, “Povera Patria” di Franco Battiato, “Casa mia”
di Ghali.
I
membri del Consiglio
Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze (delle classi quinte primaria e
della
scuola secondaria), hanno proposto e condotto attività volte ad identificare
luoghi della scuola e della comunità da adottare, sistemando delle
aree
della scuola in cui hanno tenuto delle lezioni all’aperto,
approfondendo la
vita e le azioni di un personaggio noto per il contrasto alla
criminalità
mafiosa e condividendo a fine giornata, attraverso un collegamento on
line tra
tutte le classi della scuola, quanto discusso e proposto nelle varie
assemblee.
Commemorazione
della
Strage di Capaci
L’intero
istituto si è
mobilitato nel ricordare la strage di Capaci. L’omicidio di
uomini
e donne delle Istituzioni è rimasto impresso nella mente di
molti
docenti e genitori, allora ragazzini o bambini, con il tragico
bianco e
nero delle foto che ritraevano la voragine dovuta all’esplosione delle
auto in
cui si trovavano Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli
agenti
della scorta.
Una
data simbolo che si
è incisa nella mente con i suoi fotogrammi di
guerra,
l’eterno scontro fra legalità ed illegalità. Già poco dopo
l’efferato omicidio tutti sapevamo che quelle immagini sarebbero
diventate
storia. Quello che non sapevamo era la risposta dei siciliani, di
quelli onesti
e di quelli al confine che affollarono i funerali, che gridarono la
loro rabbia
e che diedero vita a migliaia di percorsi di democrazia
partecipativa.
Proprio in quella risposta corale e partecipata, in quei volti che
vogliono
giustizia e non vendetta, c’è l’eredità delle vittime della mafia.
Insieme si
può sconfiggere un fenomeno umano che come tale è destinato a
concludersi.
In
classe ogni docente, a
suo modo, ha posto l’attenzione su vari aspetti della questione:
la storia,
la memoria, il rispetto, la povertà
culturale e
la mentalità mafiosa. Ma la memoria che non diventa azione
è
sterile. Così i ragazzi hanno ragionato sui beni comuni e sul prendersi
cura
del territorio scegliendo insieme dei luoghi da accudire e da rendere
belli,
sottraendoli all’illegalità.
Da newsicilia.it
del 25/05/2024
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