Concorso Serra International 2024: due premi al Convitto Cutelli
Data: Domenica, 12 maggio 2024 ore 11:00:00 CEST Argomento: Redazione
“Essere per l’altro”: questo il tema scelto
quest’anno per la XIX edizione del Concorso Serra
International Italia, promosso dall’omonima associazione presente
anche nel
territorio catanese. Argomento ampio e impegnativo che sottolinea
l’importanza
del contributo di ciascuno di noi per realizzare una società più
accogliente,
solidale, giusta, libera e che ha particolarmente interessato alcuni
alunni del
Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale Mario
Cutelli di Catania coinvolti dalla prof.ssa Giusy
Gattuso, nell’ambito del suo progetto La scuola come
volano artistico – letterario.
Ben cinque allievi, infatti, hanno preso parte alla competizione e due
hanno
ottenuto gli ambiti riconoscimenti: Alessandro
Rosa di IC, con il testo poetico Battaglia,
si è aggiudicato il secondo premio (ovvero un assegno di 100 euro) e Desirée Ragusa di IIID, con il disegno ἀγάπη,
ha ricevuto una menzione. I ragazzi hanno ricevuto gli omaggi durante
la
cerimonia di premiazione che si è tenuta venerdì pomeriggio 10 maggio
presso il
Seminario Interdiocesano Regina
Apostolorum di Catania.
Nella
sua poesia Alessandro personifica la
lotta perpetua fra le forze del bene e del male. Sottolinea la bontà di
Amore
che cerca di rallegrare il mondo mentre Odio e Pregiudizio
discriminano,
insultano, giudicano, anche davanti ad una bambina, personificazione
dell’innocenza
e dell’Africa, il continente maggiormente abitato dagli uomini dalla
pelle
scura. Ma Amore non si arrende e cerca il suo più forte alleato per
vincere la
battaglia, Coraggio, mettendo in evidenza con lui la meraviglia della
varietà e
della diversità, sconfiggendo gli eterni nemici e riuscendo a
migliorare il
mondo. Amore così marca la sua esistenza che è di ausilio all’altro al
fine di
renderlo felice vincendo in definitiva la battaglia della vita.
Il
disegno di Desirée, costruito attraverso
sottili linee nere intersecate, esprime l’esperienza del dono di ciò
che di più
prezioso l’individuo possiede ovvero il “cuore” che racchiude il bene,
la
positività, il meglio dell’uomo. Gli elementi del viso dei protagonisti
sono
appena accennati, a parte gli occhi, poiché la percezione dei
personaggi rappresentati
passa soprattutto attraverso la vista: occhi tondi e bianchi che
lasciano trasparire
la nitidezza dell’animo. L’inestimabile dono, pronto e impacchettato,
viene
offerto a colui il quale il cuore “sanguina” in un fiotto rapido e
vistoso che
fuoriesce dal petto e arriva fino alla terra. La figura di costui è
tanto curva
quanto provata da questa perdita. Colui che dona, salva la vita,
l’essere, i
valori in cui crede e fa trionfare così il bene.
Gli
elaborati presentati al concorso sono
narrazioni originali che hanno costituito uno spaccato che mette in
luce l’affettività
dei giovani, le loro dinamiche valoriali, la condizione della famiglia
e della
società contemporanea ed evidenziano come il benessere della singola
persona e
di ogni comunità può crescere solo nella consapevolezza della
corresponsabilità
e dei buoni rapporti interpersonali, con la partecipazione attiva di
tutti, per
assicurare sviluppo e progresso sociale. E solo collaborando e
aiutandosi
vicendevolmente si possono avviare e generare nuovi processi in grado
di sanare
le ferite collettività.
I
ragazzi ci osservano: il concorso è stato
un’occasione per guardare e valorizzare gli esempi di dedizione agli
altri, d’impegno
sociale, di difesa dei diritti umani come dimostrano le tante realtà
associative della nostra realtà; il volontariato, per esempio,
costituisce un
modello dell’attenzione rivolta agli altri e dimostra che ogni nostra
scelta lascia
un segno nella comunità. Bisogna avere il coraggio di rischiare e
spendersi per
migliorarla.
Queste
iniziative danno la possibilità di
riflettere e sensibilizzare gli alunni su temi tanto profondi quanto
delicati e
iniziarli così a voler mettersi in gioco perché ogni uomo possa, come
scriveva
Beethoven, “fare tutto il bene possibile, amare la libertà sopra ogni
cosa e
non tradire mai la verità”.
Prof.ssa Giusy Gattuso
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