Catania romana e dintorni
Data: Giovedì, 18 aprile 2024 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
Mercoledì
17 aprile si è svolto l’ormai consueto progetto nominato “Passeggiate
archeologiche” che ha coinvolto le classi seconde del Liceo “Lombardo
Radice”
di Catania e ha visto, in qualità di “ciceroni”, gli studenti della
classe IV
C. Al progetto hanno partecipato anche gli alunni del liceo francese di
La
Roche-sur-Yon in mobilità presso il nostro istituto.
Il
progetto, curato dalla Prof.ssa Marcella Labruna, ha rappresentato una
proficua
opportunità di apprendimento per gli studenti del liceo “Lombardo
Radice”
guidati alla scoperta della loro città, Catania.
Gli
studenti, infatti, hanno fruito di una lezione di storia e di arte “en
plein
air” e sono rimasti affascinati dalla peculiare struttura geologica di
Catania
che, come la mitologica Fenice, è sempre risorta dalle sue ceneri.
Nella prima
parte della mattinata gli studenti hanno conosciuto le
vicende
dell’acquedotto, l’ipogeo quadrato, il foro, il cardo e il decumano
nonché le
terme della Rotonda e dell’Indirizzo straordinarie architetture
purtroppo non
fruibili ma bel visibili.
L’itinerario
ha avuto inizio dalla centralissima Piazza Stesicoro dove gli alunni
della
classe IV hanno illustrato la storia del “Colosseo nero”, ovvero
dell’imponente
Anfiteatro romano, così soprannominato perché costruito con la pietra
lavica
dell’Etna e secondo solo al Colosseo.
Quindi
la visita ha toccato un’altra tappa della Catania romana
dirigendosi
al Teatro antico, nato in età greca, ma ampliato e fortemente
rimaneggiato in
epoca romana di cui oggi sono visibili l’orchestra, la cavea e alcuni
resti
della scena. Dal Teatro e dal vicino Odeon, si è proceduto alla volta
di Piazza
Duomo dove i ragazzi della classe IV hanno esposto il mito di Eliodoro
e
dell’elefante, “U Liotru”, collocato nel centro della Piazza
e simbolo
di Catania.
L’ultima
tappa del tour sono state le Terme Achilliane, uno
degli
edifici più importanti di epoca romana, portate alla luce nella seconda
metà
del XVIII secolo da Ignazio Paternò Castello, Principe di Biscari. Gli
studenti, con l’ausilio di una guida, hanno potuto cogliere
l’originario
splendore dell’edificio termale, di cui tuttora si ignora la reale
estensione,
nell’elegante decorazione con stucchi delle volte della “sala dei
pilastri”.
Il
bilancio del progetto può dirsi senz’altro positivo poiché ha suscitato
negli
studenti entusiasmo e stupore nello scoprire la storia della propria
città,
spesso ignorata e di cui, ci auguriamo, diventeranno i custodi e
valorizzatori
più preziosi.
Prof.ssa Alina Rizza
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