Il Convitto Cutelli sul podio del Premio San Valentino
Data: Domenica, 03 marzo 2024 ore 08:00:00 CET Argomento: Redazione
E’stato un pomeriggio all’insegna della cultura, quello
trascorso giovedì 29 febbraio presso il Salone degli Specchi di Giarre,
per alunni
e docenti che hanno preso parte alla cerimonia di premiazione del 18°
Premio di
Poesia San Valentino, organizzato
dalla Pro Loco di Giarre. Nel corso dell’evento la nostra studentessa
Elena
Vittorio di IIIA del Liceo Classico Europeo del Convitto Nazionale
Mario
Cutelli, seguita dalla prof.ssa Giusy Gattuso nell’ambito del suo
Progetto La
scuola come volano artistico – letterario, ha ottenuto il terzo premio
con la
poesia Abbraccio. La serata ha visto una nutrita partecipazione di
pubblico e
la presenza del sindaco di Giarre dott. Leonardo Cantarella e
dell’assessore
alla Pubblica Istruzione Antonella Santonoceto.
Il
presidente della pro loco Salvo Zappalà ha condotto e
allietato piacevolmente la kermesse con interventi che hanno arricchito
e dato
spessore alla manifestazione. La magnifica cornice dell’elegante
location,
inoltre, ha regalato all’incontro un’aria celebrativa offrendo agli
alunni
autentiche occasioni di elogio. Il
testo, in parte in rima, esprime
il calore e l’energia che una stretta sincera, sentita e appassionata
può
suscitare nonché il senso di accoglienza che manifesta e che in grado
di
allietare il volto di chi lo riceve. Perché stringersi forte?
L’autrice
sembra rispondere a quest’interrogativo proponendo
delle anafore d’effetto che tentano di decifrare la natura stessa
dell’abbraccio: “per non farti fuggire”, per sorridere, per piangere,
per
sentirsi rinascere o … morire.
Sensazioni contrastanti invadono l’animo del
lettore che ondeggia fra emozioni positive come la commozione, la
gioia, il
risveglio e impressioni negative come la paura, l’apprensione, la
trepidazione,
il timore di sentirsi spenti. E questi sentimenti gravitano tutti
intorno
all’abbraccio, un gesto spontaneo ma complicato al tempo stesso,
intenso ma a
tratti inquietante perché “lascia senza fiato”, perché comunica rifugio
e
sicurezza. Elena, dunque, scandaglia
profondamente questo simbolo d’amore
e di vicinanza, lasciando chi legge con l’immagine di colui che è
avvolto
dall’abbraccio, come in un vortice piacevole di benessere, protezione e
tranquillità.
Tanto
entusiasmo dimostra come tali
iniziative rappresentino, dunque, una fonte di grande soddisfazione
anche per
chi fa da mentore a questi giovani autori cogliendone il talento,
indirizzandoli
e guidandoli nell’evoluzione e crescita delle competenze in relazione
alle loro
attitudini: una modalità efficace per valorizzare la volontà di
cimentarsi
nella scrittura e nell’arte, mettendosi in gioco e scavando dentro e
fuori di
sé.
Prof.ssa
Giusy Gattuso
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