SANT’AGATA E I BAMBINI, LA GIORNATA DEL DONO
Data: Lunedì, 05 febbraio 2024 ore 11:00:00 CET Argomento: Redazione
Tra
le molteplici e variegate manifestazioni della solenne festa in onore
di Sant’Agata
un particolare momento è stato dedicato ai bambini delle scuole
Primarie della
Città.
Riproponendo
un gesto della tradizione antica, quando, in occasione della festa
della
Madonna, il 2 febbraio, venivano portati in chiesa i bambini e le
famiglie
benestanti offrivano i vestiti per i bambini poveri, com’è raffigurato
nel
dipinto di Giuseppe Sciuti (1898) - altare
di sinistra della Chiesa di S, Agata La Vetere, la prima cattedrale di
Catania,
per iniziativa del preside Giuseppe Adernò, si ripropone la
tradizione
interrotta dal Covid e i bambini diventano protagonisti nella festa
della Santa
Patrona.
L’iniziativa
di quest’anno è stata è stata promossa dall’Istituto “John
Dewey”,
scuola primaria paritaria ad indirizzo internazionale, e i bambini
della classe
seconda e terza, dopo aver visitato con particolare emozione il Santo
Carcere, si
sono riuniti nella Chiesa di S Agata La Vetere .
Nella
ricorrenza della festa della Purificazione e presentazione di Gesù al
Tempio, i
bambini della Scuola Cavour, hanno eseguito un canto alla
Madonna e l’inno a Sant’Agata insieme
ai bambini della scuola “Grazia Deledda”.
I
piccoli Matilde, Flavia, Antonio, e Mattia, alunni
dell’Istituto John Dewey, hanno
letto in maniera dialogata la storia del martirio di Sant’Agata, dando
voce ed
espressività all’evento del 5 dicembre 251, ai tempi dell’imperatore
Decio e
del proconsole Quinziano.
Padre
Francesco La Vecchia, Priore dei Domenicani , ha parlato ai
bambini di
S. Agata, che ha reso la sua vita un dono per gli altri e quindi
ciascuno ha
presentato un piccolo dono per aiutare i bambini poveri che bussano
alla porta
della Caritas.
L’assessore
all’Istruzione del Comune di Catania, Andrea Guzzardi, ha molto
apprezzato
la lodevole iniziativa, che si intende riproporre per tutte le scuole
della
Città.
L’attività
didattica e religiosa, guidata dalle maestre Federica e Marina è stata
altresì vivacizzata dall’esperienza di utilizzare la Metropolitana (per
molti
la prima volta) e di gustare le “olivette di Sant’Agata”, proprio nel
piazzale
del Santo Carcere.
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