Al cuore della democrazia. In cammino verso la 50° Settimana sociale dei cattolici in Italia
Data: Martedì, 14 novembre 2023 ore 18:00:00 CET Argomento: Redazione
Il “Cantiere per Catania”,
non ha scopo di costruire un “partito”, bensì intende
comporre uno “spartito” nel quale ciascuno
apporti il personale contributo di competenze e di risorse al fine di
dare
armonia e bellezza alla sinfonia della
democrazia
agita e vissuta
La
celebrazione della XVII
Giornata sociale diocesana, promossa dall’Ufficio di Pastorale
sociale e
Lavoro dell’Arcidiocesi di Catania, ha avviato il percorso formativo di
riflessione e di progettualità, che dal 3 al 7 luglio, avrà
un primo traguardo a Trieste, in
occasione della 50° Settimana sociale dei cattolici in Italia.
Il
tema della
partecipazione, verbo di azione e di coinvolgimento operativo dei
cittadini
nell’impegno di contribuire e cooperare alla costruzione del bene
comune, ha
guidato le riflessioni dei relatori e dei gruppi di studio,
sollecitando una
maggiore presa di coscienza del dovere civico, che si intreccia con la
testimonianza dei valori cristiani nel tessuto sociale.
Dopo
il saluto del
direttore dell’Ufficio Don Alfio Carbonaro, l’Arcivescovo,
Mons. Luigi
Renna, presidente del Comitato delle Settimane Sociali dei
cattolici in
Italia, ha delineato il percorso
della democrazia che, “prima ancora
di essere una forma i governo, è l’espressione di un desiderio
profondamente
umano” e muove i primi passi dal desiderio
e del sogno dei cattolici riuniti a Camaldoli,
alla vigilia della guerra. Il
Codice di Camaldoli, infatti, ha guidato
i Padri Costituenti alla redazione della
Costituzione Repubblicana del 1948.
Democrazia e demagogia,
popolo e populismi, democrazia rappresentativa e democrazia diretta,
sono stati
i termini ricorrenti dell’intervento, che hanno fatto luce sul tema
della “Partecipazione
tra storia e futuro”, “primo indicatore della salute della democrazia”,
che
a Trieste offrirà spazi di innovazione sociale e culturale per la
crescita del
Paese e della comunità civile, nella quale i cattolici hanno il compito
specifico di essere “testimoni credibili” dei valori proclamati.
Il
coordinatore del
“Cantiere per Catania”, Claudio Sammartino, già Prefetto della
Repubblica, ha illustrato le finalità della giornata sociale, che dà
l’avvio al
“Secondo Seminario di formazione all’impegno sociale e politico.
Articolato
in sette tappe,
il seminario formativo si svolgerà presso la Scuola Superiore
dell’Università
di Catania e analizza la grammatica della partecipazione, prendendo in
esame i
temi della città, delle infrastrutture, dell’ambiente, della comunità,
dell’economia, della povertà nelle periferie ed infine anche quello
dell’intelligenza artificiale.
Il
tessuto della
democrazia intreccia le molteplici reti sociali che 40 milioni di
volontari
rendono vive e dinamiche, realizzando lodevoli progetti e servizi per
il bene
comune.
Finalità
del “Cantiere per
Catania”, ha detto Sammartino, non è quella di costruire un “partito”,
bensì
quella di comporre uno “spartito” nel quale ciascuno apporta il
personale
contributo di competenze e di risorse al fine di dare armonia e
bellezza alla sinfonia
della democrazia agita e vissuta.
Con
grinta e coinvolgente
entusiasmo la prof.ssa Elena Granata, docente di Urbanistica e
Analisi
della città e del territorio all’Università di Milano, Vice presidente
del
Comitato scientifico delle Settimane sociali dei cattolici in Italia,
ha
presentato il tema della 50° Settimana sociale, pensata non come un evento,
bensì come un processo , al fine di sollecitare il
coinvolgimento delle
risorse di tutti gli operatori, “nel rispetto degli ambiti e degli
stili di
ciascuno”.
La
scelta di Trieste,
città di frontiera, multietnica e con diverse presenze linguistiche,
emblema
dell’Unità d’Italia, risponde all’intento di instaurare
un nuovo metodo, attivando la palestra del
dialogo e dell’ascolto, segni connotativi della sinodalità.
Il
“sentire”
interiorizzato invita all’azione, al fare, secondo la formula: “pensare
col
cuore” e “agire col cervello” e, da veri “poeti sociali”, “seminatori di
cambiamento”, tutti sono chiamati a
diventare
protagonisti attivi, operatori di azioni concrete, di
servizi
efficienti e produttivi di benessere e di sviluppo.
Nel
pomeriggio di sabato
11 novembre, presso la Scuola Superiore
dell’Università, la prof.ssa Granata ha documentato originali
realizzazioni
concrete di progetti per una città vivibile, restituendo vitalità a
luoghi e
spazi, prima inagibili, destinati al bene comune, dimostrando come in risposta ad un bisogno, nasce un progetto,
che
è appunto il modo di mettere in atto un desiderio.
La
democrazia assegna ai cittadini il compito
di essere “placemaker”, inventori e
plasmatori di
luoghi da abitare, costruttori di città
da vivere in risposta ai bisogni dei cittadini, piccoli e grandi,
giovani e
anziani.
Il
susseguirsi
dell’espressione: “immagina se….” impegna a migliorare il
presente e a
progettare il futuro, prendendosi cura delle persone e delle cose e
apportando con creatività e immaginazione
notevoli
benefici alla società civile.
Nei
lavori di gruppo,
svolti nelle aule della Scuola Superiore, messi a disposizione dal
Magnifico
Rettore Francesco Priolo e dal presidente Prof. Daniele
Malfitana,
sono state analizzate alcune positive esperienze di partecipazione
realizzate a
Paternò e a Librino e la sintesi è stata curata nelle conclusioni della
Giornata a cura del giovane Mirko Viola.
L’esercito dei volontari che operano, quasi
nascosti
nelle trincee del sociale, costituiscono il lievito della democrazia,
che
dovrebbe fermentare la massa e sfornare un buon pane, profumato e caldo.
Giuseppe
Adernò
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