Concorso Alla ricerca del sacro: secondo premio al Convitto Mario Cutelli
Data: Martedì, 18 aprile 2023 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
La ricerca del sacro ha
spronato gli individui, dagli albori della civiltà, ad indagare e
scandagliare
l'animo umano e il contesto spazio-temporale intorno ad essi allo scopo
di ritrovare
“scintille” di ultraterreno connesse, in qualche modo, alla presenza o
al culto
del divino. E verso questa riflessione sui nodi di confluenza fra il
terreno e
il soprannaturale, oltre che sulla devozione per Sant’Agata, hanno
voluto orientare
i ragazzi gli ideatori del concorso Alla ricerca del sacro,
promosso dalla
città metropolitana di Catania e dall’Arcivescovado.
Il nostro Liceo Classico Europeo
del Convitto
Nazionale Mario Cutelli ha partecipato con quattro testi
poetici sotto
l’egida della prof.ssa Giusy Gattuso, ideatrice del progetto La
scuola come volano artistico-letterario, e la poesia Colui che
di Aisha
Tomasello e Federico Motta, entrambi di IE, ha conquistato il podio
aggiudicandosi il secondo posto.
Durante la cerimonia di
premiazione, tenutasi sabato 15 aprile presso il Museo Diocesano della
città
alla presenza dell’arcivescovo Mons. Luigi Renna, i due poeti in erba
hanno
ricevuto una targa e la somma di duecentocinquanta euro.
Il testo premiato ha
visto un’articolata elaborazione poiché gli studenti hanno approfondito
la tematica
e scritto la poesia riprendendola e
rifinendola
più volte, sotto la guida della docente. Un lavoro di lima che ha
generato
un’attenta riflessione sul valore e sul bisogno del sacro per l’uomo.
Il risultato
si è distinto, inoltre, per aver analizzato l’argomento in un’ottica
aperta e
generale, senza necessariamente soffermarsi sulle manifestazioni e
sulle ricadute
religiose-popolari e folcloristiche della materia in oggetto, come la
maggior
parte degli elaborati presentati. La commissione giudicatrice ha
motivato la
scelta, in particolare, sottolineando “l'introspezione dei valori
religiosi e del
sentimento del sacro”.
“Domande profonde
come abissi” sorvolano le vette di pensiero dei nostri due alunni e “un
equilibrio fra verità e mistero” permette la rivelazione dell’Amore che
“ci
tiene uniti come corona di spine”. E proprio l’Amore ci guida
“iniziando dal
più tenero dei nostri cuori per renderlo uomo”, scegliendo di non
abbandonarci,
anche se “non sempre corrisposto”. Tutto ciò per convertirci affinché
possiamo essere
veramente “coraggiosi d’amare”.
Profonde queste meditazioni
dei nostri giovanissimi che hanno coinvolto gli astanti poiché,
talvolta, da
menti fresche e ancora poco sovrastrutturate giungono intense e
penetranti considerazioni.
Prof.ssa Giusy
Gattuso
|
|