S. AGOSTINO: ESPERIENZA RELIGIOSA ED EDUCAZIONE. A San Nicolò al Borgo presentazione del libro di Maria Teresa Moscato “Un abisso invoca l’abisso”
Data: Domenica, 02 aprile 2023 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
A conclusione di un ciclo di conferenze
sulla vita e la spiritualità di Sant’Agostino, promosso da don Alfio
Cristaudo, rettore della Chiesa di San Nicolò al Borgo, in
collaborazione
con l’associazione “Pro Sanctitate”, su espressa richiesta
dell’Arcivescovo Mons
Luigi Renna, è stato presentato il volume “Un abisso invoca
l’abisso”
Esperienza religiosa ed educazione in Agostino -
Franco Angeli editore.
L’autrice, Maria Teresa Moscato, già
Ordinario di discipline pedagogiche presso l’Università di Bologna presenta nel volume l’esperienza religiosa e
la valenza educativa e didattica del grande Vescovo Sant’Agostino,
dottore
della Chiesa
L’intreccio
tra la religiosità,
l’educazione e l’insegnamento offre un ordito armonico e ricco di
spunti di
attualità per la società di oggi.
«Agostino
non è soltanto un pilastro
della cultura, della teologia e della spiritualità, ma anche l'uomo
vivo che
parla, da cuore a cuore, agli uomini del nostro tempo.»
L’abisso
del cuore umano che Egli ha
scandagliato si incontra con l’abisso divino, “immagine generativa di
nuove comprensioni”
e dalle pagine dei suoi scritti emergono molteplici tematiche
convergenti
sull’introspezione che guida l’uomo alla ricerca dell’Assoluto.
Sono
intervenuti nella presentazione
Mons. Salvatore Consoli, già Preside dell’Istituto teologico
San Paolo
ed il preside Giuseppe Adernò, presidente emerito dell’UCIIM.
Mons.
Consoli
ha tratteggiato con puntuali sottolineature gli
aspetti teologici dell’esperienza religiosa di Agostino di cui si
occupa la
prima parte del volume, che presenta una biografia essenziale,
articolata con
profondità e serietà, proponendo una lettura oggettiva dell’età
giovanile e
delle avventure amorose che lo rendono padre di un figlio chiamato
Adeodato.
Con
uno stile chiaro e lineare l’Autrice
descrive gli anni della formazione, i sentimenti e le passioni e “la svolta”, il percorso che condurrà
Agostino alla conversione e alla profonda introspezione e personale
esperienza
di Dio come si manifesta nei suoi scritti.
Nella seconda parte l’Autrice rilegge
alcuni testi di interesse pedagogico, quale, appunto, il De
Magistro,
dialogo tra Agostino e il figlio Adeodato che fa parte delle opere
scritte
nel periodo tra la conversione e il battesimo
(386-387).
Sono saggi letterari, la cui semplicità rappresenta il culmine
dell'arte
e dell'eleganza e tale
rilettura, ha detto il preside Adernò,
consente all’Autrice di mettere in luce principi, valori, norme e
regole, che
guidano il docente ad essere vero
educatore, capace di “educere” e
guidare il
progetto di vita di ogni alunno, di entrare in relazione
educativa, trasmettere saperi e conoscenze e
promuovere abilità e competenze da spendere nella vita professionale a
conclusione del percorso scolastico.
Il De
Magistro affronta il
problema filosofico della conoscenza che si intreccia con gli aspetti
pedagogici
e didattici.
Nella
fenomenologia dell’educazione e
dell’insegnamento-apprendimento appare evidente l’interazione tra
l’insegnante
e lo studente, entrambi attori di un processo di apprendimento che
conduce alla
modifica del modo di pensare, di sentire e di agire.
L’alunno
“non apprende i pensieri
del maestro”, ma “attraverso i pensieri del maestro”
L’apprendimento,
infatti, avviene “per hominem” per mezzo e a causa di un altro
uomo
Nella
definizione del progetto
educativo della scuola troviamo al centro l’alunno che cresce nella
comunità
scolastica, diventa uomo, apre i suoi occhi al vero e scopre la
dimensione dei
valori e dell’Assoluto”.
Negli
scritti di Agostino, si
evidenziano suggerimenti, consigli e regole pedagogiche che appaiono
evidenti e
di attualità. Nel De catechizandis
rudibus, anche se ha come destinatari diretti coloro che si
preparano a
ricevere i sacramenti, Agostino descrive le azioni, gli atteggiamenti, e i comportamento del docente educatore che si
prende cura dei suoi discepoli.
Nella
dinamica dell’insegnamento oltre
a “trovare le parole adatte” S. Agostino evidenzia l’importanza
del
saper “adattare le parole alla mente dell’altro”. Nell’esercizio
dell’azione didattica personalizzata e individualizzata si segnala la
necessità
che la lezione, atto intenzionale, sia preparata e ancor più sia “pensata
per lui, per lei”, risponda ad un bisogno e diventi fruttuosa di
nuove
conoscenze capaci di stimolare capacità e abilità che diventeranno
competenze
acquisite in vista della vita professionale del domani.
E’
compito del docente educatore “prendersi
cura dei suoi alunni” e si impegna a “non perdere nessuno di
quelli che
gli sono stati affidati”
A
distanza di 1600 anni si ritrovano
negli scritti di Agostino i consigli sui comportamenti da adottare per
venire
incontro ai ragazzi demotivati e a rischio di dispersione e abbandono
scolastico ed è stata commentato dai due relatori l’espressione occorre
“sopportare
con benevolenza” e “si devono dire molte più cose a Dio per lui,
che a
lui di Dio”.
Pregare
per i propri alunni, per i docenti, che sono stati maestri di
vita è un dovere anche di gratitudine Queste parole San Giovanni Bosco
li ha
tradotte nella regola pedagogica dell’amorevolezza.
Maria
Teresa Moscato ha ricercato e
trovato in Agostino gli elementi di una teoria pedagogica
dell’insegnamento:
azioni comunicative implicanti il ripensamento e la formulazione di
contenuti
conoscitivi, scegliendo le parole che insegnano e tralasciando quelle
che non
lasciano alcun segno.
Sagge
parole, ha detto Mons. Consoli,
che dovrebbero essere ben comprese dai sacerdoti per le omelie
domenicali.
Sullo
sfondo di questo cammino c’è
sempre l’icona dell’abisso del cuore, luogo misterioso e inaccessibile,
ma
vitale e continuamente generativo.
Nell’impegno
comune di costruire la
società della conoscenza, non bastano gli apprendimenti e i saperi
legati alla
scienza, è necessario puntare sulla conoscenza umana, ascoltare e “parlare
col cuore”, tema della 57° Giornata mondiale delle
comunicazioni
sociali.
Nel
dibattito sono intervenuti don Francesco
Aleo e l’on. Giovanni Barhagallo, e l’Autrice nel
ringraziare i
relatori e gli intervenuti ha descritto l’iter seguito nella redazione
del
testo, che offre spunti per ulteriori approfondimenti e ricerche.
redazione@aetnanet.org
|
|