Nuovo laboratorio in risposta alla povertà educativa. Istituito nella diocesi di Catania l’Ufficio Dispersione scolastica
Data: Venerdì, 18 novembre 2022 ore 12:00:00 CET Argomento: Redazione
In risposta all’emergente povertà educativa e
all’elevato numero di ragazzi che non frequentano o abbandonano la
scuola, è
stato istituito nell’Arcidiocesi di Catania , primo in Italia,
l’ufficio
diocesano per la dispersione scolastica, e come un cantiere in costruzione attiva servizi
di ascolto dei bisogni sociali e
indirizza verso un cammino di istruzione e di formazione.
Nell’incontro
di presentazione l’Arcivescovo Mons
Luigi Renna, ha tracciato le motivazioni, le finalità
e i compiti assegnati al nuovo
ufficio che, in sinergia con l’Osservatorio Metropolitano per la
dispersione
scolastica, attivato presso la Prefettura di Catania, con il
coinvolgimento del
Tribunale dei Minori, della Procura della Corte di Appello, del
Provveditorato
agli Studi, dell’Università, delle Forze
dell’Ordine, dell’Asl e delle associazioni di volontariato, crea una “rete
educativa a sostegno delle famiglie e dei ragazzi a rischio di
dispersione”.
L’appello lanciato in occasione della festa estiva di
Sant’Agata ai numerosi devoti con il sacco bianco “Fate
indossare ai ragazzi il grembiule della
scuola e toglieteli dalla strada” e poi ancora la lettera d’avvio
dell’anno
scolastico con l’invito a scrivere un dialogo
tra Don Milani e Rosso Malpelo, sono
stati letti come segni di viva e attenta sensibilità pastorale che
impegnano la
comunità diocesana ad un cammino di servizio e di attenzione alle fasce
deboli
della società, in risposta non soltanto dell’assistenza della Caritas
per il
cibo e i bisogni materiali, ma alla formazione culturale, garanzia di
crescita
e di sviluppo morale e sociale.
Ricordando
il beato Card. Benedetto Dusmet, Mons,
Renna ha evidenziato che il grande apostolo della carità, oltre ad “assicurare
a tutti un panettello, è stato promotore di cultura nella città di
Catania
dell’Ottocento, istituendo centri scolastici educativi chiamando a
Catania i
Figli dei Don Bosco, i Fratelli delle Scuole cristiane e le
Suore delle Congregazioni religiose che
operano nel settore educativo.
L’incontro,
nel salone del Seminario, con la
partecipazione di numerosi docenti, rappresentanti delle parrocchie,
delle
associazioni che operano nella scuola e nel volontariato sociale, è stato
introdotto dal direttore dell’ufficio Agata Pappalardo,
dirigente
scolastica presso l’Istituto Malerba
(zona Picanello) ed ha
segnato l’avvio di un percorso da realizzare insieme e in sinergia per
ridurre
l’elevato tasso di dispersione scolastica che pone la città di Città di
Catania
ai primi posti della classifica emergenziale.
Nel
video che è stato presentato, le risposte dei
giovani che hanno abbandonato la scuola costituiscono una reale
denuncia di un
sistema scolastico da rivedere e ricostruire.
Come
ha dichiarato il Prefetto di Catania, Maria
Carmela Librizzi, l’Osservatorio Metropolitano con l’attivazione
dei
“tavoli tematici”, la firma dei diversi “patti educativi territoriali”
e “protocolli”
di pianificazione operativa ha segnato un positivo avvio per la
riduzione della
criminalità organizzata, che spesso si serve dei ragazzi per lo spaccio
ed in
cambio di un facile guadagno, rovina la loro esistenza per il futuro.
L’ammirevole
impegno del Presidente del Tribunale dei
Minori, Roberto Di Bella, che, ha portato a Catania la preziosa
esperienza del progetto “Liberi di scegliere”, realizzato a Reggio
Calabria, in
risposta all’emergenza ‘ndrangheta, ha raccolto i primi positivi
segnali
nell’intervento di collegare l’assegnazione del reddito di cittadinanza
alla
frequenza scolastica dei figli. Sono emersi infatti ben 900 casi di
dispersione
e 200 percettori sono state sanzionati con la sospensione del reddito
di
cittadinanza, quali inadempienti dei doveri di cittadini.
Il
dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Emilio
Grasso, ha presentato il diligente lavoro svolto dalle scuole nella
registrazione dei casi di dispersione ed ora la segnalazione, che prima
veniva
fatta solo al Comune per svolgere ulteriori passaggi successivi, viene
indirizzata
anche agli uffici del Tribunale e dei servizi sociali per un intervento
rapido
ed efficace.
Gli
interventi del procuratore aggiunto alla Corte di
Appello, Marisa Scavo e del prof. Carlo Colloca,
rappresentante
dell’Università dove è stato istituito un ufficio per la dispersione
scolastica, hanno evidenziato la
necessità di un’attiva cooperazione tra tutte le realtà operative per
far
fronte alla pluralità di fragilità sociali e di
un efficace l’impegno nel saper indirizzare
le risorse del PNRR anche in vista della realizzazione di strutture
scolastiche
adeguate e funzionali e la rigenerazione
urbana integrata, che prevede la realizzazione di parchi e luoghi di
aggregazione sociale e culturale.
Giuseppe Adernò
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