La scuola fuori… non come prima di Lorenzo Bordonaro e Teresa Garaffo
Data: Lunedì, 14 novembre 2022 ore 12:00:00 CET Argomento: Redazione
Prezioso
contributo al progetto “La scuola,
come la vorrei” per contribuire alla raccolta di idee e proposte da
presentare al nuovo Ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe
Valditara, giunge
in libreria il volume di Lorenzo Bordonaro e Teresa Garaffo, dal
titolo: “La
scuola fuori – idee per un’educazione e istruzione non come prima”(Gaeditori),
un prezioso e agevole contributo di
proposte operative che documenta le
significative
testimonianze di progettualità innovativa che hanno trovato
realizzazione
concreta negli Istituti “Dante Alighieri” e “Italo Calvino” di Catania;
“Giovanni XXIII” di Acireale insieme alle sperimentali innovazioni
avviate in diverse scuole d’Italia.
Gli Autori, che vivono la scuola in maniera
attiva e coinvolgente hanno realizzato con entusiasmo e tanta passione
diversi
progetti innovativi, descrivono l’immagine di una “scuola nuova ,
non come
prima prima”. Una scuola che promuove competenze che si apre al
territorio,
finestra aperta sul mondo, che amplia gli orizzonti delle conoscenze
offrendo
agli studenti
l’opportunità di visitare i monumenti della città, le
biblioteche, le librerie, i musei, il parco, il bosco, l’Orto botanico,
il
porto, il mare, la montagna, l’Etna.
In
un ampliamento di conoscenze gli studenti imparano anche a conoscere ed
apprezzare il linguaggio comunicativo del cinema, della musica, della
danza, del
teatro e dello sport.
Già
nel libro del 2019 “Giù le cattedre”, il profbordo ha
illustrato un modo
diverso di fare scuola, tracciando le linee guida per una “sopravvivenza
nella scuola di oggi e di domani” seguendo le coordinate della
qualità,
dell’efficacia, del significato che ogni gesto e azione educativa deve
avere
per suscitare motivazione e partecipazione attiva, rendendo lo studente
protagonista nell’azione didattica finalizzata alla modifica del modo
di pensare,
di sentire e di agire.
Il
rispetto per il Creato, per la Natura, l’educazione ecologica e
ambientale,
l’emergenza climatica, obiettivi significativi dell’Agenda 2030, si
apprendono con
maggiore efficacia attraverso il contatto diretto del vedere, del
toccare, del
“saper fare”, secondo la linea pedagogica del “learning by doing”
di
John Dewey.
Sognare
una scuola green, e adottare le operatività dell’outdoor
education
non dovrebbe essere riservato ad isolate esperienze didattiche delle
“Avanguardie educative” che coinvolgono un ristretto numero di
studenti, ma
dovrebbe connotare l’intero impianto organizzativo della scuola che
guarda al
di là della finestra e contribuisce alla costruzione del domani di ogni
singolo
studente.
Il volume si apre con le considerazioni ed il
bilancio del rendimento scolastico alla ripresa delle attività dopo la
pausa
pandemica e l’adozione della didattica a distanza. Si
articola, quindi, un percorso che spezza le
barriere della “gabbia scolastica che imprigiona l’apprendimento e
soffoca
l’insegnamento”, portando la scuola “fuori dall’aula” per le
vie
della città “a contatto con la vita di ogni giorno”.
Il
fare scuola all’aperto, strategia adottata per evitare i rischi del
contagio,
non è una semplice trasposizione di spazi fisici, ma sollecita una
specifica e
articolata progettualità al fine di rendere fruttuoso ed efficace il
tempo
scuola che deve corrispondere a “tempo di apprendimento”.
Nell’adozione
del progetto “scuola senza zaino” si privilegia un apprendimento
guidato
dai docenti che consente al bambino di entrare al mattino a scuola ed
uscire di
pomeriggio da “bambino”, libero da ulteriori impegni
di compiti a casa, perché a scuola ha
esercitato capacità e abilità nel ”sapere e nel saper fare”.
La
“scuola sognata”, definita anche con
l’attributo di “buona scuola”, s’imbatte spesso nella realtà di una
scuola
reale, presente, con le sue eccellenze, felice del glorioso passato, ed
anche
con tutti i disagi, le imperfezioni, le carenze, i bisogni, i vuoti e
gli
errori.
Ecco
perché è necessario ridisegnare una scuola nuova, capace di “coniugare
apprendimento e benessere, cultura, tecnologia e natura” e i
benefici del
miglioramento si vedranno in parte oggi, ma nella prospettiva di un
futuro
migliore.
Giuseppe Adernò
Tavolo dei relatori: Lorenzo Bordonaro,
Zina Bianca, Teresa Garaffo, Alfina Bertè
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