I ragazzi sindaci a fianco della famiglia Regeni nel ricordo di Giulio che vent’anni fa è stato Sindaco dei Ragazzi di Fiumicello
Data: Sabato, 15 ottobre 2022 ore 14:00:00 CEST Argomento: Redazione
L’Ordine
nazionale dei giornalisti
ha partecipato con la Federazione nazionale della stampa, al sit-in
presso il
tribunale di Roma, promosso dalla rete “Giulio siamo noi” in
occasione
della nuova udienza a carico dei quattro agenti dei servizi egiziani
accusati
di aver ucciso, nel 2016 al Cairo, Giulio Regeni.
Anche
i Ragazzi Sindaci si uniscono idealmente alla
manifestazione a fianco
della famiglia Regeni, “per chiedere
verità e giustizia, per Giulio e
per le migliaia di casi Regeni sparsi nel mondo”.
I
Ragazzi Sindaci, aderiscono alla rete
“Giulio siamo noi”, ed ogni anno ricordano con particolare emozione la data del
25 gennaio, in considerazione del fatto
che Giulio Regeni vent’anni fa, nel
triennio 2001-2003 è stato Sindaco dei Ragazzi di Fiumicello, in
provincia di
Udine, e questa esperienza d’impegno civile l’ha formato a quella
serietà e
coerenza, che hanno caratterizzato il suo operare, fino alla tragica
fine, come
si evince dalle indagini della Procura di Roma, ancora senza risposte
da parte
del Governo egiziano.
Già
dal 25 gennaio del 2016, quando si è appresa la notizia della morte di
Giulio
Regeni, i ragazzi del CCR dell’Istituto “Parini” con la guida delle
professoresse Graziella Buscemi, e Loredana Raudino hanno fatto una
ricerca su
Giulio ed hanno preparato delle riflessioni e messaggi sull’impegno
sociale di
Giulio, maturato anche grazie all’esperienza
vissuta come “Sindaco dei
Ragazzi”, palestra di democrazia e di partecipazione attiva e
responsabile
nella costante ricerca del bene comune.
Il
suo nome viene ricordato in tutti i convegni dei Consigli dei Ragazzi e
nelle
celebrazioni del 10 dicembre a ricordo della Dichiarazione Universale
dei
Diritti dell’uomo, Giulio viene presentato come modello da imitare.
Il
procedimento per il ricorso al Trattato internazionale sulla tortura
firmato
nel 1984 e a cui ha aderito anche l’Egitto è stato aggiornato al
prossimo 13
febbraio e si auspica che il nuovo Governo e il Ministro della Giustizia
promuovano “un’adeguata reazione di
dignità” come hanno dichiarato i coniugi Regeni.
Giuseppe
Adernò
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