Comunicare il fatto storico LA NAVE ARCAICA DI GELA Laboratorio di futuro promosso dall’UCSI
Data: Mercoledì, 05 ottobre 2022 ore 08:05:00 CEST Argomento: Redazione
05_10_04
Nel
progetto “Comunicare il fatto storico” promosso dall’UCSI e coordinato
da don Paolo
Buttiglieri, consulente regionale UCSI, il terzo incontro è stato
dedicato
alla Nave di Gela.
Un
evento storico di grande importanza che valorizza la città Gela,
custode dei
resti della nave arcaica greca del VI e V secolo, la più antica al
mondo,
rinvenuta nel mare di Gela nel 1988 e le operazioni di recupero sono
iniziate
nel 2003, coordinate dalla prof. Rosalba Panvini,
Soprintendente di
Caltanissetta.
Un
fascino particolare ha destato la location del convegno che ha
avuto
luogo nell’oscuro capannone, che ospita la mostra dedicata al “Viaggio
di
Ulisse” allestita presso la sede del parco “Bosco Littorio”, in una “camera
sensoriale”, dove i visitatori rivivono emozioni e sensazioni di
antico e
di classicità, quasi un incontro con i sette marinai che, navigando nel Mediterraneo, sono stati
travolti dal maremoto, avvenuto proprio in quegli anni.
La
storia si scrive, si narra, ma il fatto storico si comunica, perché
ogni evento
lascia un segno che aiuta a leggere e comprendere il presente e
guardando la
realtà con gli occhi del passato si progettare il futuro alla luce dei
Valori.
Nella
prima parte del seminario formativo, con il riconoscimento dei crediti
per i
giornalisti iscritti all’OdG, è stato scandagliato il passato glorioso
dell’antica colonia greca e sono intervenute sul tema del dott.sse Rosalba
Panvini e Daniela Vullo della Soprintendenza ai Beni Culturali e
Ambientali
di Caltanissetta.
Nel
corso del convegno, introdotto da don Paolo Buttiglieri e dal
saluto del
sindaco di Gela, Lucio Greco, dal
segretario nazionale UCSI, e tesoriere OdG,
Salvo Di Salvo, la prof.
Panvini con passione e coinvolgimento emotivo ha descritto
le fasi del ritrovamento e del
recupero del relitto, la diligente ricerca storica sul materiale
trovato nella
zavorra della nave, documento delle attività commerciali dell’epoca dei naviganti alla ricerca dello zolfo, del sale, dello zinco e dello stagno ,
facendo riferimento anche alla descrizione le Libro IX dell’Iliade .
Particolarmente
significativa è stata la prima esposizione nella chiesa di San Giacomo
a Forlì
e prossimamente nella nuova costruenda sede espositiva del “museo della
nave” a
Gela.
La
dott.ssa Vullo ha descritto le diverse fasi del non facile restauro dei
legni,
ed in particolare del fasciame, realizzato con delle specie arboree
comuni nel
Mediterraneo, mentre la ruota di poppa e la ghiglia con legno di
quercia; Il
lavoro di restauro è stato realizzato al Mary Rose Archaeological
Service di
Portsmouth.
Le
prospettive per il futuro della città sono state presentate dal sindaco
Gela, Lucio
Greco, dall’arch. Luigi Gattuso, dal regista Giovanni
Virgadaula,
che auspica per Gela una serie di produzioni. documentari e rassegne per valorizzare il territorio.
Nel
pomeriggio, ospiti dell’azienda vinicola
“Casa Grazia” della famiglia Bonetti, la riflessione è stata
indirizzata dal
preside Giuseppe Adernò sui progetti scolastici di tutela e
custodia del
patrimonio artistico e ambientale, nella
reale attuazione dell’Educazione Civica
e dei progetti di cittadinanza attiva e
responsabile; la prof.ssa Fiorella Falci
ha illustrato il percorso storico letterario e critico che guida la valorizzazione della terra di
Sicilia, ricca di storia e di cultura e la prof.ssa Giulia Carciotto,
presidente
provinciale del FAI di Caltanissetta, ha illustrato i percorsi
culturali e le iniziative promosse a
servizio della
scuola e della comunità locale.
La
proposta di prolungare il periodo della mostra e l’auspicio per il 2023
dell’inaugurazione del Museo della nave hanno segnato un passo avanti
nel
“laboratorio di futuro” che si progetta per la città di Gela.
redazione@aetnanet.org
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