27 anni fa la tragedia del piccolo Nicholas e il grande dono. Il sorriso di Nicholas Green e l’ambasciata del dono
Data: Giovedì, 30 settembre 2021 ore 19:00:00 CEST Argomento: Redazione
Sono
trascorsi 27 anni dal tragico incidente accadut o
il 29 settembre 1994 lungo l’autostrada
Salerno -Reggio Calabria, quando fu colpito da un proiettile il bimbo
americano.
Nicholas Green, ucciso mentre era in
vacanza in Italia con i genitori.
L’auto
sulla quale viaggiava la
famiglia Green era diretta in Sicilia ed è stata scambiata con quella
di un
porta valori e nel corso del tragitto è stata bersaglio di una
sparatoria che
ha costretto Mister Green a correre verso l’ospedale di Messina,
vedendo il suo
piccolo colpito nel sonno.
Alcuni giorni dopo, il primo
ottobre, la spontanea risposta degli affranti genitori ai medici
dell’ospedale
di Messina che comunicavano la morte cerebrale del piccolo: “trapiantate
i suoi organi”, ha commosso
l’Italia e ha determinato un vero effetto
Nicholas che ha segnato un forte sviluppo alla diffusione della
cultura
della donazione degli organi.
I genitori del piccolo Nicholas hanno
dato una lezione di civiltà al mondo
intero autorizzando l’espianto di ben sette organi che hanno dato vita
a sette
giovani italiani di Messina, Siracusa, Bari, Roma, i quali hanno
beneficiato
degli organi del piccolo Nicholas ed hanno così continuato a svolgere
una vita
normale. I suoi organi sarebbero rimasti inerti e inattivi e invece
hanno
continuato a vivere e durare nel tempo.
Il suo piccolo cuore di bambino
buono e bello ha pulsato ancora per altri 23 anni restituendo una vita
normale
ad Andrea Mongiardo è morto a 37 anni, nel 2016.
Gli altri sei organi sono ancora
oggi vivi nei trapiantati ed una di queste, Maria Pia, è diventata
mamma ed ha
dato al figlio il nome di Nicholas.
Nel corso di questi 27 anni a Nicholas
sono state intitolate aule, teatri, vie, scuole, fondazioni, sono stati
banditi
concorsi regionali e provinciali per stimolare tra gli studenti
l’attenzione
alla cultura della donazione degli organi e dei tessuti, grazie alla
cooperazione dei volontari dell’Aido.
Sulla collina di Bodega Bay, piccolo
centro della California, accanto alla tomba di Nicholas, l’artista
Bruce Hasson
con le tante campane raccolte in Italia, dono di amicizia e segno di
perdono,
ha realizzato la “Children’s Bell Tower”
e al vento dell’oceano suonano e vibrano le campane italiane nel nome e
nel
segno di tutti bambini del mondo.
L’effetto
Nicholas, così com’è stato salutato dai mass media, l’eco di
ammirazione e
di plauso nei confronti dei coniugi Green, per il generoso gesto di
amore, ha
determinato una rapida crescita delle donazioni in Italia e la
diffusione della
cultura del trapianto di organi, rinforzata dal trapianto degli organi
della
studentessa romana Marta Russo, della giovane Annalisa di Napoli, di
Alessandro
Giani, sindaco dei Ragazzi di Cassano Magnago, in provincia di Varese,
e di
tanti altri meno noti generosi donatori di organi.
I
Consigli Comunali dei Ragazzi, in collaborazione con il Parlamento
della
legalità Internazionale hanno costituito a Messina l’Ambasciata
del dono, diffondendo e praticando il valore di “
sentirsi ed essere un dono per gli altri”
nella concretezza del quotidiano.
La
cultura del dono
e del trapianto degli organi, anche grazie alla lodevole promozione
dell’Aido,
ha modificato comportamenti e modi di pensare ed ora è in dibattito al
Parlamento la proposta di legge in merito al rendere noto ai familiari
il nome
del donatore e consentire un contatto tra ricevente e familiari del
donatore.
“Io
dono, tu doni….essi vivono” non è
solo uno slogan, ma resta un monito costante e incisivo per la
formazione
integrale degli studenti e questa “lezione” fa parte dei contenuti
dell’Educazione Civica che comprende anche la sfera dell’educazione
alla salute
e al benessere.
Giuseppe
Adernò
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