La tutela dell’ambiente nella Carta Costituzionale. Iniziative della Fondazione ''Sorella Natura''
Data: Sabato, 31 luglio 2021 ore 18:05:00 CEST Argomento: Redazione
L’assemblea del Senato si è espressa in
modo unanime sul disegno di legge costituzionale che introduce
all’interno
della Carta la tutela dell’ambiente. E lo fa nel modo più solenne:
intervenendo
su uno dei primi dodici articoli, quelli contenenti i “principi
fondamentali”,
che finora non sono stati mai oggetto di revisione. E’ questo un
passaggio così
giuridicamente delicato che si è preferito aggiungere un comma
piuttosto che
modificare il testo originale.
All’articolo
9
della Costituzione, laddove si afferma che “la
Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica
e
tecnica” si propone con il ddl, in cui sono confluite le proposte
di vari
gruppi parlamentari, di aggiungere la formula: “Tutela
l’ambiente, la
biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future
generazioni La
legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali
“.
L’altro
articolo investito per la prima volta dalla
riforma è il n.41, quello in cui la
Carta sancisce che “l’iniziativa economica
privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale
o in
modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”
e si
propone di aggiungere “alla salute,
all’ambiente”.
Al
terzo comma che recita “La legge determina i programmi e i
controlli opportuni perché
l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e
coordinata a
fini sociali” e si propone di aggiungere: “e
ambientali”.
Questi piccoli “innesti” che riguardano i temi
ambientali, previsti dalla riforma del
ddl in corso di approvazione avranno un impatto di grande rilevanza
nell’orientare le scelte legislative e di governo.
Anche
se non
viene esplicitato il termine ”sviluppo sostenibile”,
concetto-chiave presente nei trattati
europei e cardine dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, come sostiene la
senatrice Alessandra Maiorino, relatrice del ddl, il concetto di “sviluppo sostenibile” è implicito nel
riferimento alle future generazioni.
La
tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, già esplicitata nell’articolo
117 della Costituzione, come uno degli ambiti di
competenza legislativa esclusiva dello Stato, viene rinforzata dalle proposte
d’integrazione al testo della Costituzione e le puntuali
precisazioni costituiranno un segnale di maggiore consapevolezza
nell’opinione
pubblica, rendendola sempre più consapevole, come sostiene anche la Fondazione Sorella Natura, che promuove
una specifica azione di tutela e custodia del Creato, come si legge nel
decalogo della “Saggia ecologia”: “Non
inquinare l’aria, né l’acqua, né l’aria,
né la terra. Esigi che la produzione ed il
progresso avvengano secondo precise linee di sviluppo sostenibile”.
Attribuire
pari
merito d’importanza al diritto e tutela della salute (art.32) ed al
diritto-dovere della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, impegna il
cittadino a qualificarsi come “amico” e “custode” del Creato, che
significa:
avere conoscenza e cura della Città e ”non
aspettare che gli altri facciano quello che possiamo fare noi”.
Il
servizio che
la Fondazione Sorella Natura offre
anche mediante i corsi di formazione delle Guardie
Ambientali Volontarie (GAV) è orientato, appunto, a mettere in
azione tutti
quei principi e valori che vanno proclamati nei tavoli istituzionali di
Governo
e di Parlamento europeo, e che non possono restare soltanto parole,
auspici e
buone intenzioni.
L’iter
legislativo è già avviato, occorre il voto alla Camera e nuova delibera di entrambi i rami del
Parlamento.
Giuseppe
Adernò
|
|