Il G20 dell’Istruzione a Catania orgoglio per la scuola siciliana
Data: Venerdì, 25 giugno 2021 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
Sfogliando
le pagine dei giornali che hanno riportato la cronaca della tappa del
G20
dell’Istruzione e del lavoro ritorna
frequente il tema dell’orgoglio della scuola italiana e siciliana.
Catania si
è presentata come “faro di
cultura e di bellezze artistiche e paesaggistiche” anche se
le torride giornate di caldo l’hanno coperta di grigio facendola
somigliare
alla “Milano del Sud”.
Nel
vestibolo del Palazzo degli Elefanti , sede del Senato catanese il
Maestro di
violino Fabio Raciti docente
del Liceo musicale “Turrisi Colonna” e la
pianista Anna Maria Cali hanno accolto gli
illustri Ospiti sulle note della “Casta diva” di Bellini. Hanno fatto
gli onore
di casa il Sindaco Salvo Pogliese e
il Prefetto di Catania Maria Carmela
Librizzi.
Come
nel romanzo della
scrittrice inglese Jane Austen, pubblicato il 28 gennaio 1813, all’orgoglio si aggrega il pregiudizio che grava sulle scuole del Meridione, come
scuole di secondo livello rispetto a
quelle del Nord. Le testimonianze di eccellenza delle scuole siciliane
sfatano
i pregiudizi e consentono ai nostri ragazzi di raggiungere elevati
traguardi ed
eccellenti risultati.
Con
soddisfazione il Ministro Patrizio
Bianchi ha dichiarato;
“Tutti hanno apprezzato la Presidenza
Italiana e tutti i Paesi hanno
affrontato i problemi connessi alla pandemia: sospensione
e ripartenza
delle lezioni. E’ necessario investire nella
transizione scuola-lavoro e ridurre la
dispersione scolastica”.
Alla
Sicilia sono stati assegnati oltre 66 milioni per le attività estive e dovrebbero servire per il recupero delle
competenze, della socialità, dei valori e degli stili di vita che la pandemia ha mortificato.
Il
Ministro ha ribadito la necessità di rendere efficiente la formazione
professionale e nella visita all’Istituto Nautico ha
constatato la qualità e l’impegno educativo e
didattico dei docenti.
La
soddisfazione della dirigente Brigida
Morsellino è stata condivisa dall’intera comunità scolastica che
cresce ed
offre servizi ai giovani nella prospettiva di un lavoro sicuro.
La
dispersione è segno di un malessere generale che coinvolge le famiglie
e le
altre Istituzioni; un malessere che serpeggia nei quartieri degradati dove anche i bambini vengono usati per i
traffici illeciti.
La
mancanza di lavoro, l’emigrazione verso il Nord Italia o all’estero
contribuisce a “desertificare le aule scolastiche”.
La
crisi è alle porte , è presente e non si può restare con le mani in
mano.
Se
l’istruzione e la scuola sono la medicina per la guarigione, occorre
rendere
efficace questo “servizio pubblico” e la
proposta del “tempo pieno” è una delle strade da percorrere. Occorrono
strutture
e innovazione metodologica, incrementando anche lo stipendio dei
docenti che risulta
tra i più bassi degli altri OCSE.
Cala
il sipario sul G20 e le giornate riprendono il loro corso nel ritmo
della
quotidianità, intanto i problemi dell’anno scolastico che si conclude
con gli
esami, sono connessi alla fase di avvio
del nuovo anno scolastico che si annuncia ancora carico di incertezze.
Il
concorso ordinario per alcune classi di concorso si svolgerà a luglio e poi … si spera di andare avanti,
adagio… quasi indietro se non
saranno modificate norme, regole e stili di vita.
Giuseppe
Adernò
|
|