6 Maggio 2021, Maggio dei libri: Gli studenti del Liceo Lombardo Radice di Catania e Alessandro Barbero dialogano con la storia
Data: Lunedì, 10 maggio 2021 ore 08:30:00 CEST Argomento: Istituzioni Scolastiche
Ad
Atene le donne provano a cambiare il mondo usando le dolci gioie
dell'amore e il desiderio di ribellarsi alla tirannide. Tra teatro,
politica e ambizioni sociali riveleremo nel corso della conferenza, il
volto di una città in fermento.
Il maggio dei libri, appuntamento consolidato per il nostro liceo e per
la nostra città, è stato celebrato oggi con una conferenza Web dal
titolo "Ragioniam d’amore e di
politica. Alessandro Barbero e le sue Ateniesi". Ha fatto
gli onori di casa la Vicaria prof.ssa Angelamaria Giuliano,
subito seguita dall’intervento attento e toccante dell'assessore alla
cultura del comune di Catania, dott.ssa Barbara Mirabella.
Il tutto è stato moderato ed organizzato dalla prof.ssa Marcella
Labruna, docente ed intellettuale instancabile, da sempre impegnata nel
campo della fruizione di eventi culturali. Un incontro intrigante ed
appassionato, scientificamente sostenuto, grazie agli spunti di
riflessione emersi a partire dalle "Ateniesi" dello scrittore
Alessandro Barbero.
E così, il professore ordinario di storia, si è fatto profondo e
attento interlocutore del suo romanzo.
Diversi sono stati gli interventi degli studenti che hanno consentito
di toccare le moltissime delle tematiche affrontate nel testo:
riflessioni linguistiche, il concetto della memoria storica, la
condizione della donna, la democrazia, la professione dello scrittore e
il vissuto dello stesso, il crimine di un atto ignobile della violenza
sessuale, lo studio delle fonti antiche e dei verbali del delitto del
Circeo.
Ma anche teatro, filosofia, tirannide, emigranti, classi sociali,
archeologia e libertà.
Oggi, il liceo Lombardo Radice ha dialogato direttamente con la Storia:
Alessandro Barbero, storico e
scrittore di grande caratura culturale.
Vi lasciamo con l’aforisma NICOLAS CHAMFORT, che ha dato inizio alle
danze: “La figlia del re, giocando con una delle sue cameriere, le
guardò la mano, e dopo avervi contato le dita esclamò: "Come! Anche voi
avete cinque dita come me?!" E le ricontò per sincerarsene”.
professori Diego Vella e
Marcella Labruna
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