Un’intera vita da vivere
Data: Domenica, 07 febbraio 2021 ore 07:00:00 CET
Argomento: Redazione


“In verità, non era questa la vita che pensavo di vivere, non era questa la giovinezza che immaginavo, non erano questi le giornate, le serata che sognavo”. Come si fa a dire ad un ragazzo di vent’anni: rimani a casa, chiuditi dentro, non parlare con nessuno, non vedere anima viva, non abbracciare parenti, amici, fidanzata!? Ditemi, come si fa!? Certo, ci vuole fegato soltanto a pensarla una storia uguale, forse neppure i migliori sceneggiatori di Hollywood avrebbero potuto immaginare scene simili. Non fare una passeggiata in centro, non andare al bar con un amico, non andare al cinema con la fidanzata, non uscire la sera. Non poter andare a scuola. Non vivere una vita normale. Un incubo! E tutte le notti insonni, tutte le ansie, le inquietudini, le apprensioni, per una vita non vissuta!? E poi ascoltare dai Tg, dal web, dai mass media solo “parole, parole, parole”, “come cantava la grande Mina”.

Ma, come ci insegna la storia, da ogni crisi possono venire nuove opportunità, dalla sofferenza possono sorgere nuovi germogli, dal pianto sgorgare la speranza, come solo dal “letame nascono i fiori”. Perché anche il dolore può dare senso alla vita, se vissuto con sopportazione e pazienza, con coraggio e fiducia, come funzione catartica, come monito e spinta emotiva per un vero rinnovamento, nel corpo e nell’anima. Come una marcia di liberazione, una giornata di “sole nuovo”, un inno di vittoria, un canto d’amore. Un impeto di rigenerazione e di riscatto, per la salvezza dell’uomo e del mondo.

Per dire che ogni attimo di vita è vita, che ogni abbraccio è prezioso, ogni parola salva, ogni carezza dà gioia, ogni folata di vento è un balsamo. Ogni giorno, ogni sera. Come ogni seme dà frutti, ogni passo apre un sentiero, ogni libro fa crescere. Niente va perduto, e nessuno deve restare indietro. In ciascuna famiglia, in ogni casa, gomito a gomito, fiato a fiato. In ciascuna città, in ogni strada, passo dopo passo, parola per parola, in tutte le circostanze. Perché “niente è perduto se ci mettiamo cuore, / la vita non perde se la cerchiamo insieme, / se la portiamo dentro, se ci crediamo ancora, / tra la ragione e le stelle, tra l’incanto e le rose”.
A partire dalla scuola, dai compagni, dagli insegnanti. Al suono della campanella. Sempre, sempre…

Angelo Battiato





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-24885106.html